Siria: Basta violenze e sangue. Le comunità salesiane accolgono gli sfollati.

3 agosto 2012 - Mentre si rincorrono gli appelli internazionali per la fine delle violenze, Ieri dalla Siria sono arrivate le notizie dalle Comunità Salesiane di Aleppo, Damasco, Kafroun e le condividiamo con tutti i nostri lettori.

Cari Confratelli, Vi ringrazio per la vostra profonda preoccupazione e la vostra preghiera. la situazione è davvero molto dura e pericolosa è un CAOS. Attualmente la guerra più feroce è concentrata nelle grande città come Aleppo e Damasco e Homs e nei vialaggi dintorni.

Le nostre comunità Salesiane in Siria (Aleppo, Damasco, Kafroun) stanno abbastanza bene e l'attività andavano quasi bene, ma da circa 3 settimane fa hanno dovuto interrompere tutte le attività, a causa della gravità della situazione soprattutto a Damasco ed Aleppo. Ma a Kafroun, zona montagnosa, l'attività ancora sono aperte per i ragazzi della zona e per i sfollati. Dopo averli visitati , ho chiesto ai Salesiani della Siria di concentrarsi sui i sfollati venuti da altre zone della Siria verso le città principale come Aleppo, Damasco e Kafroun. Cercarcando di aiutarli nell'accoglienza e sistemazione e nel fornire il necessario per vivere. E di sostenere i nostri ragazzi e giovani in questi momenti difficili.

Termino con l’appello del Santo Padre che chiarisce bene la gravità della situazione e la vera soluzione in Siria. Vi chiedo di intensificare le preghiere per la vera pace in Siria.

Don Munir El Rai Salesiani Don Bosco Medio Oriente

“BASTA VIOLENZA E SANGUE”

CITTA' DEL VATICANO 29 luglio, 20:37

Il Papa ha rivolto un appello perchè in Siria ''si ponga fine a ogni violenza e spargimento di sangue'' e ''non venga risparmiato alcuno sforzo nella ricerca della pace, anche da parte della comunità internazionale'' con ''dialogo e riconciliazione'' per ''un'adeguata soluzione politica del conflitto''.

Il Papa spiega che continua a ''seguire con apprensione i tragici e crescenti episodi di violenza in Siria con la triste sequenza di morti e feriti, anche tra i civili, e un ingente numero di sfollati interni e di rifugiati nei Paesi limitrofi'', e chiede ''che sia garantita la necessaria assistenza umanitaria e l'aiuto solidale''.

''Chiedo a Dio - aggiunge Benedetto XVI - la sapienza del cuore, in particolare per quanti hanno maggiori responsabilità, perchè non venga risparmiato alcuno sforzo nella ricerca della pace, anche da parte della comunita' internazionale, attraverso il dialogo e la riconciliazione, in vista di una adeguata soluzione politica del conflitto''.

Il Papa e la sua diplomazia seguono con attenzione l'evolvere della situazione in Siria, e in piu' occasioni Benedetto XVI è intervenuto con appelli pubblici. Le parole di oggi aggiungono a quelle di giugno una accentuazione della richiesta di perseguire con decisione una soluzione politica.