28 novembre 2017 - Nel centro "Don Bosco Fambul", in Sierra Leone, i missionari e i volontari aiutano i ragazzi di strada della Capitale Freetown a lasciarsi alle spalle il passato e a cercare il proprio posto nel mondo.
Queste sono attività impegnative che richiedono dedizione e formazione continua, in aula e sul campo per tutti i volontari e i membri della grande famiglia del VIS.
Oggi pubblichiamo la testimonianza di Giancarlo Arena, nostro volontario in Sierra Leone e psicologo che sta facendo un’esperienza di tirocinio della durata di sei mesi.
“Questa settimana ho cominciato le sessioni di "capacity building" con lo staff del Don Bosco Fambul. Ogni settimana saranno coinvolti tutti i dipartimenti dell'organizzazione, per un totale di circa 70 tra operatori sociali senior e junior, volontari e studenti universitari tirocinanti.
Sarà un processo lungo un mese e mezzo in cui affronteremo questioni legate al loro lavoro di gruppo e sul campo e lo faremo sperimentando diversi strumenti espressivi, interattivi e partecipativi, in gran parte ispirati al Teatro dell'Oppresso di Augusto Boal.
Ciò che produrremo insieme, poi, diventerà strumento per la fase successiva in cui coinvolgeremo nel medesimo processo gli stessi beneficiari dei servizi di Fambul.
E poi la comunità, nella terza fase finale. Ma questa sarà un'altra storia che aspettiamo a raccontare"