Servizio pubblico: Non chiudete le sedi di corrispondenza all'estero!

23 gennaio 2012 -  Il VIS- Volontariato Internazionale per lo Sviluppo rilancia  l'appello alla Rai “Non chiudete quelle sedi!” per chiedere al Servizio Pubblico Radiotelevisivo di mantenere le sedi Rai di corrispondenza di Buenos Aires, Nairobi, Nuova Delhi, Istanbul, Beirut, Mosca, Madrid che rischiano la chiusura con una decisione del prossimo CDA. Non solo chiediamo di lasciarle aperte, ma aggiungiamo la richiesta di incrementarne  il lavoro, aumentando il numero di notizie che arrivano da quelle aree del mondo, spesso aree cruciali della politica internazionale e dei processi globali e, paradossalmente, più dimenticate dalle testate giornalistiche, di informazione e approfondimento.

Di seguito il testo dell'appello (lanciato da Tavola della pace, Articolo21, UsigRai, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Nigrizia, Misna, Missione Oggi, Premio Ilaria Alpi, LiberaInformazione, Mosaico di Pace e Rivista Confronti) e un articolo per comprendere meglio il panorama dell'informazione italiana e l'importanza delle sedi di corrispondenza nel mondo.

  • Appello alla RAI: Non chiudete quelle sedi! Chiediamo più informazione di qualità dal mondo e sul mondo - Meno gossip e più attenzione alle persone e ai popoli

Al Presidente della RAI
Ai membri del CDA della RAI
Al Direttore della RAI

Non possiamo accettare che la Rai decida di ridurre drasticamente gli uffici di corrispondenza e addirittura di chiudere le sedi di Nairobi, Beirut, Istanbul, Nuova Delhi, Buenos Aires, Mosca e il canale Rai Med. Questo progetto è profondamente contrario agli interessi dell’Italia e degli italiani che devono essere messi nelle condizioni di affrontare da protagonisti le grandi sfide del nostro tempo.

Al contrario serve una maggiore apertura internazionale della Rai che ci deve aiutare a capire in tempo reale quello che accade nel mondo costruendo ponti fra le culture e le civiltà e diffondendo la cultura della pace, del dialogo, della cooperazione e dell’integrazione. Le sedi di corrispondenza della Rai non sono uno spreco ma un investimento strategico per il nostro paese.

Non vanno chiuse ma sostenute da nuovi spazi nei palinsesti quotidiani capaci di portare in primo piano la vita delle persone e dei popoli. Con questo spirito torniamo a chiedere una struttura editoriale per i diritti umani, il rilancio di Rai Med e il rafforzamento di RaiNews24 che deve essere finalmente messa nelle condizioni tecniche di fornire il servizio “all-news” al quale è stata preposta. Per illustrare le ragioni e le proposte del nostro appello chiediamo infine un incontro urgente con il Direttore Generale della Rai.

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