10 ottobre 2014 - Salama Tompoko (Buongiorno signori in malgascio), siamo una giovane coppia di psicologi belgi volontari in Madagascar ed è ormai un mese che siamo arrivati per poter fare un’esperienza di volontariato con il VIS a sostegno dei centri Salesiani.
Ad essere onesti, abbiamo da sempre avuto una grande attrazione verso l’Africa, ma la scelta del Madagascar è stata casuale: da tempo eravamo alla ricerca di un’esperienza in Africa a supporto di attività sociale, ambito nel quale lavoriamo da anni.
Perché l’Africa? dopo aver visitato diversi paesi tra cui Burundi, Ruanda, Uganda, abbiamo potuto apprezzare la cultura, i valori, l’atmosfera…e abbiamo sempre sperato di poterci stabilire per un periodo più lungo di una vacanza. L’idea di un’attività di volontariato sociale, ci ha motivato ancor più nella ricerca, in effetti, cosa di più arricchente che vivere un’esperienza di condivisione di cultura, di scambio reciproco??!! Questo ci è sempre sembrato un motivo di formazione e di crescita soprattutto in un mondo nel quale l’economia di mercato e l’individualismo regnano su tutto. Abbiamo così tanto da imparare dalla vita e dagli altri…
Le nostre ricerche quindi si sono orientate con questo obiettivo e grazie ad un colpo di fortuna abbiamo avuto la possibilità di conoscere Stefano Merante, volontrio internazionale del VIS e direttore dell’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo dei Salesiani in Madagascar, con un’idea di poter lanciare un progetto sociale oltre ad appoggiare le attività presenti in alcune opere del paese.
La voglia di partire era presente in noi da tempo ormai, e il progetto che ci è stato proposto ci ha dato ancora più motivazioni nella nostra scelta di lasciare tutto in Belgio e partire il prima possibile.
All’arrivo ad Antananarivo anche grazie ad un’accoglienza calorosa, ci siamo potuti immergere nella cultura malgascia, scoprire la gentilezza di cui tanto ci avevano raccontato, di incontrare tutte le persone che lavorano con i Salesiani e di apprezzare la loro ospitalità. Ma soprattutto abbiamo avuto la possibilità di visitare due centri salesiani, Fianarantsoa e Centre Notre Dame de Clairvaux, (nel quale viviamo insieme ad altri 3 volontari) e nei quali abbiamo già iniziato delle attività insieme alle due equipe sociali.
Il viaggio a Fianarantsoa e la vita quotidiana a Clairvaux ci stanno dando la possibilità di parlare con chi, giorno dopo giorno, lavora a contatto con giovani vulnerabili ed emarginati. Abbiamo discusso con le due equipe sulle difficoltà che hanno riscontrato nel lavoro e su come potremmo essergli d’aiuto per poter migliorare la loro qualità lavorativa e soprattutto sostenere i ragazzi nel loro percorso scolastico, di recupero e di reinserimento sociale, e grazie a questo, a piccoli passi riusciremo a concretizzare il nostro lavoro con loro.
Ci siamo confrontati con la prima grande difficoltà: la comunicazione con il personale locale! Quindi ci siamo subito immersi in un corso intensivo di malgascio! (Non sarà semplice ma speriamo almeno di arrivare a conoscere la base.)
Nei prossimi mesi, visiteremo gli altri due centri, Betafo e Tulear, con lo stesso obiettivo, quello di poterci confrontare con chi lavora insieme ai ragazzi delle scuole di « rattrappage » Rinaldi: scoprire come funzionano, incontrare le persone, avere un primo scambio con loro per poter in seguito analizzare insieme quello che possiamo fare e quali tipi di obiettivi fissarsi per poter essere utili durante la nostra permanenza.
Speriamo durante tutta la durata di quest’anno di poter scoprire il Madagascar in tutte le sue sfaccettature: cercheremo di continuare a conoscere la cultura, ma anche fare nuovi incontri che ci diano la possibilità di arricchire il nostro bagaglio personale che ha bisogno di continuo nutrimento.
A presto per il seguito di questa grande avventura!
Veloma daholo (arrivederci a tutti)
Benoit e Claire.