15 Febbraio 2011 - CASILINO 900: UN ANNO DOPO. Oggi 15 febbraio, anniversario della chiusura del campo, l'Associazione 21 luglio presenta un report su cosa è realmente accaduto ai rom sgomberati dallo storico campo della Capitale.
Esattamente un anno fa, alle ore 10,00 del 19 gennaio 2010, veniva abbattuta la prima baracca del Casilino 900, il campo rom storico della Capitale. Iniziava così lo sgombero definitivo di quell'ampio spazio di territorio che era stato popolato sin dal secondo dopoguerra, dagli italiani prima e dalla popolazione romanì poi.
Le operazioni di demolizione delle case dei rom durarono circa un mese, fino al 15 febbraio 2010, quando le istituzioni, davanti a fotografi e giornalisti, brindarono solennemente al lucchetto simbolico che chiudeva per sempre il cancello di ingresso di Casilino 900. Si trattava, per le autorità, della fine di una situazione di «degrado» e di «vergogna» inconcepibile per la città di Roma, e di una «vittoria della legalità e della solidarietà». Ai rom sgomberati (618 persone tra cui 273 minori) furono promesse una collocazione più idonea, un lavoro e la possibilità di integrarsi con facilità nella società italiana. Al posto del campo, fu annunciato ai cittadini della Capitale, sarebbe sorto entro un mese un grande parco.
A un anno di distanza nulla di tutto ciò è accaduto ed oggi, gli ex abitanti di Casilino 900 si sentono profondamente umiliati dalle false promesse delle autorità.
Per dar voce ai sentimenti di queste persone e ricordare la valenza storica e culturale del luogo da cui sono state costrette a separarsi, l'Associazione 21 luglio ha realizzato un dossier dal titolo "Report Casilino 900: Parole e immagini di una diaspora senza diritti". Il "book", concepito anche come una denuncia nei confronti di certe politiche sociali colpevoli di segregare i rom anziché integrarli, è costituito da una ricerca storica su Casilino 900 dalle origini allo sgombero finale, da un'analisi dei cinque luoghi della diaspora con le testimonianze dirette dei rom e da un'ampia sezione fotografica contenente i bellissimi scatti della fotografa Alessandra Quadri.
Il report sarà ufficialmente presentato al pubblico martedì 15 febbraio 2011 alle ore 16,00 presso la sala Auditorium UNICEF in via Palestro, 68 a Roma
Per info e prenotazioni: Ufficio Stampa Associazione 21 luglio ass.21luglio@gmail.com
(Fonte: Gruppo di lavoro per i Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza PIDIDA, Coordinamento Nazionale UNICEF Italia)