E' iniziata oggi 8 settembre e durerà fino a domani 9 settembre la conferenza ministeriale europea a Parigi "Costruire un'Europa dell'asilo", allargata alla società civile e dedicata al diritto d'asilo con l'obiettivo di "contribuire a definire le basi di una nuova fase del regime di asilo europeo comune".
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), ha esortato i paesi dell'Unione Europea (Ue) a costruire un sistema comune che garantisca effettivamente la protezione dei rifugiati e che possa "servire da esempio per il mondo intero".
Durante la giornata di oggi e stato ricordato che nel mondo sono più di 11 milioni le persone costrette a lasciare il loro paese a causa di guerre e persecuzioni, sottolineando come troppo spesso molte persone che cercano protezione finiscano nelle mani dei trafficanti di persone o diventino vittime della tratta per gli ostacoli posti al loro ingresso in Europa.
Inoltre si è affermato che l'Ue "può e deve fare di più" nell'accogliere i rifugiati: "È evidente che l'Europa di oggi si trova in un mondo molto diverso da quello in cui è nato l'Unhcr dopo la seconda guerra mondiale; nel mondo globalizzato capitali e informazioni circolano sempre più liberamente, anche le merci nonostante il fallimento del Round di Doha: lo stesso, però, non si può dire delle persone".
A livello mondiale, più dell'80% dei rifugiati è ospitato in paesi in via di sviluppo; l'Alto Commissario ha quindi chiesto agli stati membri dell'Ue di dimostrare la solidarietà con i paesi terzi, non solo tramite il rispetto per l'obbligo internazionale di offrire protezione internazionale a chi giunge sul continente, ma anche aumentando il numero di quote offerte ai rifugiati che beneficiano dei programmi di reinsediamento, l'accoglienza per coloro che non possono essere rimpatriati e che non godono di sufficiente sicurezza nel primo paese in cui hanno fatto richiesta d'asilo.