PENA DI MORTE (3 gennaio) - L'ambasciatore italiano alle Nazioni Unite, Marcello Spatafora, ha consegnato ufficialmente la richiesta dell'esecutivo Prodi sulla sospensione universale delle pene capitali. La richiesta formale dell'Italia al presidente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, il russo Vitaly Churkin, è avvenuta durante la prima giornata di lavoro dell’Italia come membro non permanente del Consiglio.
La richiesta italiana all’Assemblea generale delle Nazioni Unite per riprendere in esame il tema della moratoria internazionale della pena di morte, segna l’inizio di una dura battaglia da “combattere” con attenzione e senza sottovalutare coloro che sostengono la pena di morte. Molti paesi negli ultimi anni hanno cambiato parere in materia, ma sarà necessaria la piena compattezza dell’unione Europea affinché l’iniziativa italiana possa raggiungere un esito positivo. L’Italia e l’Unione Europea dovranno affrontare alcune delle più grandi potenze mondiali come Stati Uniti, Russia e Cina che, inoltre, sono alla guida del Consiglio di Sicurezza.
Le prime consultazioni e dichiarazioni ufficiali e non ufficiali hanno già avuto luogo. Ieri, il neo Segretario Generale dell'Onu, Ban Ki Moon, dichiarò che "in materia di pena di morte ciascuno Stato deve decidere", augurandosi "che gli stati membri prestino piena attenzione a tutti gli aspetti della legge umanitaria".
Virginia Labal