Migliaia di sfollati interni stanno fuggendo dal Nord Kivu, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, a causa dell'aumento delle tensioni nell'area. Lo dimostra la situazione a circa 15 chilometri ad ovest della capitale Goma, dove la popolazione del campo di Mugunga è raddoppiata nel corso delle ultime tre settimane.
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime crescente preoccupazione per la spirale di esodi e atrocità attualmente in corso, che potrebbe portare a disastrose conseguenze dal punto di vista umanitario e dei diritti umani.
Con l’intento di migliorare le condizioni di vita nel campo di Mugunga, l'UNHCR ha organizzato un corso di formazione sulla gestione dei campi per i rappresentanti degli sfollati e delle autorità locali. L'Agenzia sta inoltre programmando ulteriori progetti per migliorare le condizioni dei campi di fortuna nel Nord Kivu.
Le stime indicano in 18mila i nuovi sfollati congolesi fuggiti a partire dal dicembre 2006. Alcuni di essi si sono rifugiati al di là del confine in Uganda. Secondo i resoconti dalla zona, l'ultimo gruppo di rifugiati ad attraversare il confine con l'Uganda.
Attualmente nella provincia del Nord Kivu si trovano complessivamente oltre 650mila sfollati interni.