Repubblica Democratica del Congo

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Il VIS è presente nel Paese dal 2003 ed è presente esclusivamente a Goma, anche se sono state avviate, già nel 2009, delle collaborazioni con i Salesiani di Kinshasa.

L’area in cui opera il VIS è una realtà molto particolare, poiché la regione del Nord Kivu, dove si trova la città di Goma rappresenta una provincia ancora destabilizzata dalla guerra, in cui le emergenze si susseguono senza cessare mai. Sicurezza, istruzione, salute, alloggio, acqua, cibo sufficiente, elettricità e vie di comunicazione non sono garantite alla popolazione locale.

Il VIS a Goma lavora in collaborazione col Centro Giovani Don Bosco di Ngangi per la promozione della dignità umana. Il Centro si rivolge alla fasce vulnerabili della comunità di Goma e dei villaggi limitrofi: orfani, bambini/e abbandonati, bambini/e sieropositivi, malnutriti, ragazze madri, vittime di violenza sessuale, ragazzi/e di strada, ex bambini soldato e minori a rischio di reclutamento, famiglie in difficoltà, rifugiati di guerra. Tutte queste persone trovano al centro accoglienza,ascolto, supporto, educazione formale, informale e professionale e possono diventare nella società i veri protagonisti di cambiamento e sviluppo.


I risultati fin ora ottenuti sono molteplici:

  • Più di 27.000 bambini dal 1997 hanno beneficiato del programma di ricongiungimento con le loro famiglie;
  • 200 bambini malnutriti al giorno vengono assistiti con cure e cibo per permettere la loro crescita normale;
  • 400 minori in difficoltà ogni notte sono accolti: di questi 50 sono abbandonati e sotto i 3 anni di età;
  • 50 ragazze madri vittime di violenza con i loro figli sono accolte in una struttura protetta e sono educate alla maternità;
  • 250 donne adulte e ragazze sono beneficiarie di un servizio di microcredito generatore di reddito: il tasso di rimborso medio mensile è del 90%. Le condizioni di vita delle relative famiglie sono migliorate in termini di benessere, alimentazione, educazione;
  • Un centro per ragazzi di strada è stato aperto nel centro della città e offre appoggio a minori vulnerabili:per ognuno viene studiato e perseguito un progetto di vita;
  • Sono state realizzate 300 case di 30 mq per famiglie di 5/6 persone che avevano perso tutto con la guerra;
  • Emergenza: sostengo a più di 800 sfollati durante i periodi di crisi umanitarie;
  • Più di 3.000 ragazzi/e quotidianamente ricevono istruzione e cibo nel centro;
  • Attrezzata una sala informatica con 19 computer:realizzati in un anno 7 corsi base della durata di 4 mesi e formate più di 120 persone.

Nell’ultimo anno i principali risultati sono stati:

Nei primi 6 mesi del 2011, il servizio microcredito ha gestito un fondo rotatorio di 14.700 USD a favore di 109 maman estremamente vulnerabili (la maggior parte delle quali vedove ed analfabete) con un tasso di rimborso medio mensile pari al 96,32%;

Nella prima metà del 2011, sono state seguite 196 ragazze vulnerabili (vittime di violenza sessuale, ragazze madri con i loro bimbi, ragazze a rischio di reclutamento..) e 67 di queste sono state riunificate con successo nella propria famiglia di origine;

Nei mese di giugno e luglio 94 ragazzi/e hanno beneficiato di un kit di inserzione professionale ed hanno partecipato allo stage di conclusione del ciclo di studi negli atelier di Goma;

Grazie al progetto finanziato dalla CEI “Promozione per lo sviluppo umano per i minori vulnerabili e formazione socio-sanitaria per i quadri locali”:

  •  80 neonati e bambini sotto i 5 anni di media sono accolti mensilmente al centro per ricevere cure primarie, e sono formati gli educatori, assistenti sociali ed infermieri sulla salute materno infantile, per contribuire al raggiungimento del 4 e 5 obiettivo del millennio (“Ridurre la mortalità infantile” e “Migliorare la salute materna”);
  • Nell’estate 2011 si sono organizzati 3 corsi informatici mensili gratuiti a favore di giovani svantaggiati per ridurre il “digital divice”.

Attraverso il progetto finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento “Coltiviamo i Diritti”:

  • Formazione dei contadini in collaborazione con la FAO sul Wilt Bacterien, malattia che sta distruggendo le piantagioni di banane, e organizzazione di campi di mostrativi nella piantagione di Shasha;
  • Elaborazione dello studio di fattibilità per l’avvio di un programma integrato di sviluppo rurale dell’area di Shasha;
  • Canalizzazione dell’acqua e messa in sicurezza di alcune strutture della piantagione di Shasha per contrastare l’erosione dei terreni coltivabili.

Aggiornato al 2010