25 luglio 2013 - Più di 125 milioni di donne nel mondo hanno subito la mutilazione dei genitali. Una su cinque vive in Egitto. E più di trenta milioni di donne rischiano di subire mutilazioni genitali nel prossimo decennio.
Lo sostiene un rapporto diffuso dall’Unicef, intitolato Female genital mutilation/cutting: a statistical overview and exploration of the dynamics of change.
Queste pratiche, rivela il fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, sono consolidate in alcuni paesi dell’Africa, del Medio Oriente e dell’Asia, dove si pensa che aiutino a preservare la verginità delle donne.
Il rapporto è frutto di studi condotti negli ultimi vent’anni in 29 paesi tra l’Africa e il Medio Oriente. Secondo l’Unicef, rispetto a 30 anni fa le bambine hanno meno probabilità di essere sottoposte a mutilazioni e la pratica è in declino, anche nei paesi dove è ancora molto diffusa come Egitto e Sudan.
Anche Somalia, Guinea, Gibuti ed Egitto registrano un’alta frequenza di mutilazioni. In questi paesi più di nove donne e bambine su 10 tra i 15 e i 49 anni hanno subito mutilazioni. E non c’è stato alcun calo significativo in paesi come Ciad, Gambia, Mali, Senegal, Sudan o Yemen.
Fonte: Internazionale online