Nonostante il Lazio sia l'unica regione italiana a far riferimento nel proprio Statuto alla Convenzione ONU del 1989 sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, a Roma un minore su 3 dichiara di subire traumi fisici ed emozionali. Questo dato fa sì che la capitale d'Italia sia anche la capitale del bullismo. In Italia il dato più preoccupante è l'età: si abbassa, infatti, la soglia che ora interessa anche i bambini dai 7 agli 11 anni. Cresce inoltre il numero di donne interessate dal fenomeno; l'80,9% delle aggredite affronta direttamente il bullo e solo il 18,9% si rivolge ad un adulto. Nel 42% dei casi la causa dell'episodio di bullismo è il colore della pelle; motivi più futili, come l'abbigliamento scatenano il 35% delle violenze e la disabilità è la causa del 32%.
L'obiettivo è quello di lavorare su una nuova cultura del rispetto e della promozione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza per favorire un processo di integrazione e di protezione nei confronti dei soggetti più deboli e svantaggiati.
Dall'anno 2000 il VIS è parte del Gruppo di lavoro sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza che prende il nome di Coordinamento PIDIDA. Questo gruppo di lavoro è nato dall'esigenza di favorire in Italia un dialogo più aperto e costruttivo sia con la realtà associativa (sono circa 50 le associazioni oggi aderenti) che con le istituzioni sul tema della promozione e della protezione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, favorendo l'applicazione e il rispetto dei principi contenuti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza del 1989 e dall'Italia ratificata. Il diritto di partecipazione dei ragazzi, il diritto alla non discriminazione, il diritto allo sviluppo integrale del fanciullo: questi gli strumenti sui quali si sta lavorando per prevenire i crescenti episodi di violenza e intimidazione tra i giovani nelle scuole.
Il Ministero della Pubblica Istruzione, con il quale il VIS ha firmato nel 2000 un protocollo di Intesa tuttora attivo, sta promuovendo una campagna sul tema dal titolo "Smonta il bullo". I ragazzi possono chiamare nell'anonimato un numero verde per chiedere aiuto e sostegno.
L'Italia, sul fenomeno del bullismo, è in linea con gli altri Paesi europei: la Commissione europea sta attuando un progetto concreto per agire contro queste nuove forme di violenza.