Angola (24 gennaio) - Piogge incessanti stanno colpendo l’Angola: 46 persone sono morte e altre 25 risultano disperse a Luanda, la capitale.
Più di 800 case sono inondate, 32 distrutte, e a queste cifre vanno aggiunte quelle della macchine sommerse, delle postazioni di energia elettrica danneggiate, dei cavi a fibra ottica lesionati, che permettevano i contatti telefonici fuori dal Paese, delle strade allagate e ormai inagibili.
"…la scorsa notte un acquazzone interminabile ed intensissimo ha lasciato in ginocchio la cittá di Luanda, e come sempre Lixeira (periferia della capitale), e la sua gente hanno pagato le maggiori conseguenze" è Fulvia Boniardi, volontaria del VIS in Angola a raccontarci come la popolazione sta vivendo l’emergenza "…al mio risveglio la strada era sommersa completamente d'acqua, la gente camminava a piedi nudi con l'acqua alle ginocchia, tra il fango e l'immondizia. Si cercava di pulire le case, si riempivano secchi di acqua sporca e li si scaricavano sulla strada, senza mai perdere il sorriso. Nella zone di Boa Vista, posizionata su una montagna di terriccio e rifiuti, il terreno é crollato in alcune zone e con esso anche alcune case. Cresce il senso di impotenza, cresce il senso di ingiustizia stando sdraiati a letto ad ascoltare il rumore della pioggia, sapendo che i tuoi AMICI hanno le case inondate o sono al "riparo" sotto semplici tendoni nel mercato cosí vuoto e poco accogliente…".
Il VIS è presente in Angola dal 1991, con progetti e attività concentrati sulla ricostruzione del sistema scolastico, sanitario e sociale. Il raggiungimento degli obiettivi prefissati è in parte merito della presenza dei numerosi volontari che in questi anni hanno lavorato e continuano ad operare incessantemente, in loco, anche in occasioni disagevoli come quella di questi giorni.
Anna Masucci