6 dicembre 2016 - Il 6 e il 7 Dicembre VIS, una delle 6 Ong italiane accreditate alla Piattaforma europea della società civile antitratta, partecipa all’8° meeting che ha sede a Bruxelles.
Durante la sessione congiunta di questa mattina tra EU Network of National Rapporteurs or Equivalent Mechanisms (NREMs) ed i membri della EU Civil Society Platform Against trafficking in human beings, la Commissione presenterà:
Comprehensive Policy Review dei progetti anti-tratta, già presentato dalla Commissione europea in occasione della giornata europea contro la tratta (diretta derivazione della strategia dell'UE per l'eradicazione della tratta di esseri umani 2012-2016)
Relazione sulla misura in cui gli Stati membri hanno adottato le misure necessarie per conformarsi alla direttiva anti-tratta (ai sensi dell'articolo 23.1 della direttiva)
Relazione per valutare l'impatto della legislazione nazionale vigente, che stabilisce come reato l'utilizzo di servizi che abbiano per oggetto lo sfruttamento di esseri umani, vittime di tratta. (ai sensi dell'articolo 23. 2 della direttiva)
Spiega Barbara Terenzi, a Bruxelles per l’Area Advocacy e Diritti Umani in seno a VIS: “Per il VIS questo è un ambito di grande interesse in quanto particolare attenzione viene data dalla Direttiva 2011/36/UE alla tutela dei minori che costituiscono la categoria più vulnerabile e a rischio di divenire vittime di tratta. Artt. 13, 15 e 16 in particolare si riferiscono precisamente a misure di tutela, assistenza, sostegno e protezione di minori non accompagnati.
La Direttiva, pur riferendosi all’Unione Europea, rimane uno strumento importante in materia di promozione e protezione dei diritti umani in particolare dei minori. Offre la possibilità di indirizzare l’intervento anche nei nostri progetti nel mondo, soprattutto per quello che riguarda lo sfruttamento lavorativo e la schiavitù domestica - a volte realtà ancora molto presenti - dove sicuramente il nostro intervento a favore dei bambini, delle bambine e dei giovani in situazione di strada rappresenta una ancora di salvezza e di uscita da un percorso altrimenti terribile”.
Nel pomeriggio e nella giornata di domani sono previsti, invece, 3 workshop paralleli, durante cui le singole Ong saranno chiamate a presentare le proprie iniziative nell’ambito del campo di attività relative alla Direttiva 2011/36/UE, ad esprimere la propria posizione ed il proprio impegno nell’affrontare la crisi dei migranti minori non accompagnati, ad analizzare le problematiche concrete relative all’applicazione della direttiva 2004/81 riguardante il titolo di soggiorno da rilasciare ai cittadini di paesi terzi vittime della tratta di esseri umani o coinvolti in un'azione di favoreggiamento dell'immigrazione illegale che cooperino con le autorità competenti.