Perché fare il Servizio Civile? Parola ai volontari!

28 giugno 2016 - L'anno di Servizio Civile 2015 si è quasi concluso; abbiamo chiesto agli eccezionali ragazzi che l'anno scorso sono partiti con VIS di raccontarci le loro esperienze, le emozioni e le avventure che hanno vissuto negli ultimi 12 mesi. Dalla Bolivia, dal Madagascar, dalla Palestina, dall'Angola e dalla Bosnia-Erzegovina, ecco le testimonianze e le immagini dei nostri volontari.

Vuoi vivere un'esperienza come la loro? Hai tempo fino al 30 giugno per presentare la tua domanda e partire per il Servizio Civile Nazionale con noi: scarica il bando e segui le nostre istruzioni.

 

Mary, Bolivia

"Quando ho presentato domanda per partire per la Bolivia avevo chiaro il desiderio di conoscere e di mettermi in gioco in una realtà diverse da quelle da cui provengo e la consapevolezza che la conoscenza della lingua spagnola mi avrebbe aiutata a entrare in relazione con i ragazzi con cui ho lavorato. Le aspettative con cui sono partita sono state ampiamente superate dalla ricchezza personale e professionale acquisita nel corso del servizio civile. La parte più bella è consistita nel rapporto educativo instaurato con i ragazzi e i bambini dei centri e la profonda necessità di doversi mettere in gioco con loro per costruire una relazione e un dialogo autentico. Ho gustato grazie a loro la bellezza dell’essere accolta, dell’essere amata e del voler bene, mi hanno dato una fiducia incredibile, anche nei momenti di grande crisi. Grazie alla loro genuinità e semplicità mi hanno fatto crescere e, posso dire, mi hanno reso una persona migliore."

 

Leonardo, Angola

"Partire un anno con il servizio civile, per me è stata la cosa più naturale del mondo; per me è normale pensare di dedicare parte del proprio tempo (un mese, un anno, due…) a servizio del prossimo, mettendo a disposizione parte del proprio tempo, delle proprie energie e del proprio amore per realizzare qualcosa per gli altri. Ho scelto l’Angola perché mi sembrava una sfida importante; un paese difficile dove potersi confrontare giornalmente con i propri limiti e le proprie paure. Una realtà complicata dove rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro. Una cultura diversa, ma che ti entra dentro. Un anno è volato, un anno pieno di gioie, fatiche, sorprese… E non cambierei per niente al mondo la mia scelta."

 

Stefano, Palestina

"Ormai un anno fa decisi di fare domanda per il servizio civile in Palestina ed ora che sono agli sgoccioli di questa esperienza posso affermare che la mia permanenza ha superato tutte le aspettative che mi ero creato alla partenza. In questi 10 mesi trascorsi mi sento molto cresciuto e migliorato sia a livello umano che professionale. Grazie allo staff VIS in loco e al supporto dalla sede sono stato coinvolto in numerose e svariate attività che vanno dalla scrittura dei progetti, alla logistica generale, alla “gestione” dei partner sia in loco che in Italia e nella realizzazione di need assessments sul campo. La partenza del promosso MAECI è stata inoltre per me un ulteriore arricchimento riguardo alla modalità di implementazione e gestione di un progetto grande ed importante. Un bilancio certamente positivo nel complesso, ma che ha avuto anche periodi piuttosto difficili. Con la nuova escalation del conflitto, partita nell’ottobre del 2015 e terminata nell’aprile 2016, la pressione e lo stress sono aumentati, mettendo la mia persona di fronte ad una nuova prova; posso con soddisfazione dire di essere stato in grado di trovare il mio equilibro e le “difese” necessarie per far sì che la stressante situazione non influisse sul mio umore e la mia operatività. Un anno intenso e vissuto sempre al massimo, questa è la Palestina. Questa fantastica esperienza mi accompagnerà per tutta la vita."

 

Lara, Bolivia

"La verità è che io la Bolivia non l'ho scelta perché a volte, come nel mio caso, è il tuo destino a decidere al tuo posto. La Bolivia ha scelto me ed io sceglierei lei altre mille volte perché lei ti entra dentro, con le sue mille facce, con il suo tripudio di colori e con la varietà delle sue culture. È stato un anno intenso, vissuto come un'avventura e passato prima che potessi eaccorgermene. Ed ecco, alla fine di questo anno, passato accanto a ragazzi in conflitto con la legge, posso solo dire che io ho offerto a loro il mio tempo che come si suol dire è d'oro ma, ció che ho ricevuto in cambio è un qualcosa di molto più prezioso."

 

Donatello, Madagascar

"Lungo il tragitto che da casa mi porta al Centro di Formazione Professionale, la gente del posto e i bambini con le loro voci squillanti, al mio passaggio, mettono da parte i loro giochi o il loro lavoro, e agitano le mani guardandomi con occhi eccitati e incuriositi e mi salutano "Salama Donatello!" Di giorno, i sorrisi dei bambini davanti ad una tua faccia buffa ti riempiono la giornata, ti corrono incontro, ti saltano addosso, ti abbracciano, e tu li guardi stupito e rapito da tanta semplicità. La sera prima di andare a dormire mi affaccio alla finestra, alzo il naso all’insù e mi godo un cielo mozzafiato, trapuntato di stelle! Il sorriso dei bambini e questo cielo pieno di stelle, credo che siano delle ottime motivazioni per partire!"

 

Francesco, Bosnia-Erzegovina

"Perché ci si trova quotidianamente ad affrontare delle sfide che sembrano insormontabili. Perché è difficile operare in un contesto in cui la guerra sembra sia finita da poche settimane e non da vent’anni. Perché trascorrere un anno in Bosnia-Erzegovina insegna ad apprezzare le grandi soddisfazioni che possono nascere dai piccoli gesti. Un anno intenso e a volte difficile, in cui è necessario armarsi di pazienza, spirito di sacrificio e di adattamento. Un anno in cui può capitare di domandarsi “chi me lo ha fatto fare?”. Ma al termine di quell’anno, ripensando a tutti i momenti vissuti lì, non potrete fare a meno di sorridere avendo la certezza di aver fatto la scelta giusta."

 

Elisa, Bolivia

"La Bolivia per molti è un posto sconosciuto eppure quando arrivi e inizi a conoscerla diventa parte di te, ti prende, nel bene o nel male. Lascerai lì parte di te stesso, il tuo cuore apparterrà per sempre a quei sorrisi che hai raccolto giorno dopo giorno, il tuo affetto rimarrà in quegli abbracci spontanei pieni di amore. Crescerai, in un anno imparerai ad affrontare situazioni che non avresti mai pensato di vivere. Semplicemente, ascolterai. Eppure allo stesso tempo imparerai ad apprezzare la bellezza che ha l'ingenuità di essere bambini e molte volte diventerai uno di loro, senza rendertene conto."

 

Lucia, Angola

 

"L'Angola è un Paese difficile: a volte, durante quest'anno di servizio civile, ho sentito la fatica e lo sconforto. Quest'esperienza mi ha permesso però di fare cose che non avevo mai fatto, di imparare molto e di scoprire lati di me che non conoscevo. Il servizio civile in Angola mi ha messo alla prova sotto moltissimi punti di vista, ma senza dubbio è stata un'esperienza sorprendente e decisiva per la mia vita."

 

Luca, Madagascar

 

"Inizialmente ho scelto il Madagascar solo perché conoscevo il francese meglio delle altre lingue.
Quello che ho trovato è stato un popolo caloroso e accogliente. Ho trascorso l'ultimo anno tra bambini e ragazzi sempre pronti a salutarmi quando li incontravo per strada o a giocare con me durante le pause a scuola e in oratorio. Ripartirei ora per il Madagascar: vale davvero la pena mettersi al Servizio di quegli incredibili sorrisi."