Onu e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio

Domani 25 settembre tutti i Capi di stato e di Governo dei Paesi facenti parte delle Nazioni Unite, insieme a numerosi portavoce delle agenzie ONU e della società civile, si riuniranno , in concomitanza con la 63° Assemblea delle Nazioni Unite, nell'High Level Eventi sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Ad otto anni dalla firma della Dichiarazione del Millennio l'incontro servirà a fare il punto sugli otto Obiettivi di Sviluppo da raggiungere entro il 2105.

"I problemi che il mondo deve fronteggiare sono enormi, e l'attenzione mondiale deve focalizzarsi sulla tutela dei diritti umani e sulla sicurezza internazionale" ha affermato Ban Ki - Moon durante il suo intervento alla assemblea delle Nazioni Unite. Un appello ai leader mondiali di impegno-coraggio-partnership per la realizzazione degli obiettivi del millennio.

Ban ki-Moon richiama ciascun paese alla responsabilità primaria nel raggiungere i primi sette obiettivi mentre i paesi donatori hanno un ruolo decisivo nell'ottavo obiettivo: la collaborazione globale a favore dello sviluppo. Un appello ad aumentare il volume degli aiuti ai paesi in via di sviluppo, migliorandone la qualità, aumentandone l'efficacia con interventi che migliorino le condizioni di vita delle popolazioni più povere.

L'Italia, secondo l'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo) risulta essere tra i paesi donatori più in ritardo secondo gli impegni presi con la firma della dichiarazione del Millennio. Nel 2007 , solo lo 0.19 del prodotto interno lordo, sembra essere stato destinato per i paesi poveri.

Il Vis, in qualità di agenzia educativa, da anni propone campagne e progetti di sviluppo per la promozione del secondo obiettivo del millennio: ASSICURARE L'ISTRUZIONE ELEMENTARE UNIVERSALE. Assicurare entro il 2015 che in ogni luogo i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze siano in grado di completare un ciclo completo di istruzione primaria.