14 maggio 2014 - Non è stato facile scegliere i vincitori del concorso "Ogni favola è un gioco!" promosso dalla nostra ong insieme al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) e rivolto agli alunni dell'ultimo biennio della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, statali e paritarie.
80 sono state le scuole iscritte al concorso e 50 gli elaborati ricevuti dal VIS entro il termine indicato dal bando. Tra questi sono stati selezionati 12 progetti finalisti sottoposti all'esame della commissione riunitasi lo scorso 9 maggio presso il Miur.
La commissione, composta da Francesca Romana Di Febo e Alessandra Baldi (Direzione Generale per lo Studente, l'Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione del MIUR )e da Maria Rosaria Micale e Maria Cristina Ranuzzi (VIS), ha selezionato gli elaborati tenendo conto dei seguenti criteri:
Congratulandoci con i vincitori e ringraziando tutte le istituzioni partecipanti siamo onorati e felici di pubblicare la classifica dei primi tre vincitori:
CLASSE 1°D, ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "SAN PAOLO D'ARGON E CENATE SOTTO" di Cenate Sotto (Bergamo), Scuola secondaria di primo grado
Il progetto è intitolato "C'era una volta in Pakistan...Storie di bambini senza diritti tra realtà e fantasia".
Cortometraggio video su supporto DVD.
Il filo conduttore è rapprensentato dalla fiaba "Storia di Iqbal e Malala" illustrata e interpretata dai ragazzi. All'interno del racconto sono inseriti momenti reali della tragica esperienza dei due bambini e un'intervista ad un compagno di classe originario del Pakistan. Il video si conclude con una canzone inedita scritta e interpretata dai ragazzi "Siamo Liberi". Il lavoro è strutturato in diversi momenti narrativi, risulta infatti completo ed esaustivo proprio grazie alle diverse modalità di narrazione: la fiaba con relativa illustrazione grafica, la ricerca delle biografie dei due personaggi della storia Iqbal e Malala, l'approfondimento sulla realtà del Pakistan e sui diritti, la contestualizzazione all'interno della classe attraverso l'intervista al compagno di classe originario del Pakistan.
CLASSE 1° A, ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "DANTE ALIGHIERI" di OPERA (Milano), Scuola secondaria di primo grado
Il progetto è intitolato "Ogni favola è un gioco..."
numero 4 Favole: L'elfo e la fata; Edera e Blutus; La principessa smarrita; La storia di Leo, rappresentate su cartoncino rigido in quadrati 20x20 cm e le storie trascritte sul retro delle illustrazioni.
La classe è stata divisa in quattro gruppi per l'ideazione e l'elaboraione di quattro fiabe ispirate ad alcuni diritti della convenzione internazionale sui diritti dei minori. Nelle ore di arte sono stati realizzati i rispettivi disegni illustrativi, la struttura e la presentazione dei prodotti finiti, da cui emerge il lavoro svolto in classe e la comprensione dei ragazzi sull'importanza del tema dei diritti/doveri dei minori.
CLASSi 1°D e 2°D, ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "VILLAGGIO PRENESTINO" di ROMA, Scuola secondaria di primo grado
Il progetto è intitolato "Il Gioco dei diritti - dedicato a Iqbal e Malala"
GIOCO DA TAVOLO
Nel gioco da tavolo, ispirato al Gioco dell'Oca e realizzato con numerose immagini legate alla storia del bimbo pakistano Iqbal Masih, i ragazzi hanno reinterpretato un noto gioco da tavola utilizzando la chiave dei diritti all'infanzia. Giocando con le 63 caselle del tabellone si approfondiscono tematiche importanti sancite dalla convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, vengono ripercorse vicende della vita di Iqbal e la sua lotta per la liberazione dalla schiavitù del lavoro minorile in Pakistan.
CLASSE 2°D, ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "DON PIERO POINTINGER" DI ROVAGNATE (Lecco) Scuola secondaria di primo grado
Montaggio video
Il lavoro, partendo dalla convenzione dei diritti dell'infanzia, evidenzia con semplicità e immediatezza le differenze tra la vita quotidiana dei ragazzi italiani e dei ragazzi del sud del mondo. Nella prima parte i ragazzi della classe di Rovagnate interpretano momenti quotidiani della vita di un bambino occidentale, attraverso foto e citazioni della convenzione, mentre nella seconda parte del montaggio, attraverso l'utilizzo di numerose immagini di bambini pakistani (ricercate accuratamente nel web) emerge con una nota amara come questi ultimi non godano degli stessi diritti.
La commissione ha insignito della MENZIONE SPECIALE i seguenti elaborati: