Nuovo Rapporto Globale ILO sull’uguaglianza nel lavoro 2011

17 maggio 2011 - Da un nuovo studio dell'Ufficio Internazionale del Lavoro (ILO) emerge che nonostante i passi in avanti delle legislazioni contro la discriminazione, la crisi economica e sociale globale ha portato ad un aumento dei rischi di discriminazione contro determinate categorie di persone tra cui i lavoratori migranti.

"Periodi di difficoltà economica costituiscono un terreno fertile per la discriminazione nel lavoro e, più in generale, per le società stesse. Questo si può constatare con l'insorgere di soluzioni populiste" ha dichiarato il Direttore Generale dell'ILO, Juan Somavia che ha aggiunto "il rischio che si corre è che gli importanti risultati ottenuti nel corso dei decenni vengano compromessi".

Il Rapporto, dal titolo Uguaglianza nel lavoro: una sfida continua (Report I(B) - Equality at work: The continuing challenge - Global Report under the follow-up to the ILO Declaration on Fundamental Principles and Rights at Work), segnala che gli organismi che promuovono l'uguaglianza ricevono un crescente numero di denunce. Ciò dimostra che da un lato la discriminazione nel lavoro sta assumendo forme diverse, e dall'altro lato che la discriminazione per molteplici motivi sta diventando una regola piuttosto che un'eccezione.

Il Rapporto segnala anche che durante i periodi di recessione economica vi è la tendenza a dare minore priorità alle politiche volte alla lotta contro la discriminazione e alla promozione di una maggiore consapevolezza dei diritti dei lavoratori. "Le misure di austerità, i tagli al bilancio delle amministrazioni del lavoro e dei servizi di ispezione, insieme alla riduzione dei fondi a disposizione degli organismi specializzati in materia di non-discriminazione e uguaglianza possono compromettere seriamente la capacità delle istituzioni di impedire che la crisi economica si traduca in un aumento della discriminazione e della disuguaglianza", precisa il Rapporto.

Secondo il Rapporto, in questo contesto, l'assenza di dati affidabili rende difficile monitorare e valutare l'impatto delle misure adottate. Per questa ragione, il rapporto incoraggia i governi a mettere in campo risorse umane, tecniche e finanziarie per migliorare la raccolta di dati sulle discriminazioni a livello nazionale.

E' possibile visionare il rapporto visitando il sito http://www.ilo.org/rome/risorse-informative/per-la-stampa/comunicati-stampa/WCMS_155372/lang--it/index.htm