Non lasciamolo solo: #vogliamoGiovanniLibero! Firma l'appello!

13 novembre 2013 - Giovanni Lo Porto è un cooperante rapito, , insieme ad un collega tedesco Berndt, in Pakistan il 19 gennaio 2012. Da quando sono stati rapiti il VIS ha rilanciato costantemente l'appello della società civile italiana per la loro liberazione. Ci uniamo ora alla lettera inviata alle massime cariche dello Stato Italiano perchè facciano tutto quanto il loro ruolo permette perchè i due cooperanti vengano liberati. Giovanni lavorava a Multan per un progetto di aiuto umanitario a favore di centinaia di famiglie in grave difficoltà, dopo le devastanti alluvioni che hanno colpito la zona di Kot Addu nella provincia del Punjab.

Un gruppo armato ha fatto irruzione nell’edificio dove lavorava e viveva con altri colleghi e lo ha sequestrato. Da allora non ci sono più notizie significative sulla sua vicenda. Scriviamo al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Presidente del Consiglio Enrico Letta. Rompiamo il silenzio su Giovanni Lo Porto, rapito insieme al suo collega Berndt, in Pakistan il 19 gennaio del 2012.

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