14 maggio 2020 - Il diario che oggi pubblichiamo in resto@ttivo #diaridalmondo è di Ben Kamuntu, operatore VIS per la comunicazione in RD Congo:
Erano circa le 10 del mattino, il cielo era diventato chiaro dopo una leggera pioggia, io stavo vedendo un video di una poetessa slam di Goma su come combattere la diffusione COVID-19 girato a Casa Margherita, una struttura gestita dal VIS. Dalla terrazza di casa Margherita, dove sono accolte le ragazze vittime di violenza e in situazione di strada, Monica stava parlando con frère Augustin, l’economo del Centro Don Bosco Ngangi che era passato a trovarci.
Ormai negli ultimi tempi anche a Goma le discussioni, tutti gli scambi vertono sempre sul COVID-19.
Frère Augustin è anche prefetto della scuola secondaria del Centro. Sul terrazzo stava raccontando a Monica di come la comunità di Ngangi si è organizzata per garantire la cura di 140 ragazzi, ragazze e bambini di cui 39 sotto i due anni, che sono rimasti al Centro in questo periodo in cui tutte le attività sono sospese e di cosa stavano facendo per assicurarsi che non fossero esposti al rischio di contaminazione da COVID-19.
Dall'annuncio del primo caso di COVID-19 a Kinshasa e la proclamazione del Presidente sulla sospensione di tutte le attività gli insegnanti sono rimasti a casa, cosi come gli educatori dei bambini più grandi, gli operai e persino i guardiani. Il frère racconta: "Facciamo del nostro meglio per occuparci dei giovani, occuparli nella loro quotidianità, cha va dalle piccole mansioni come organizzare la cucina, curare i loro spazi, occuparsi dell’orto ma anche a non dimenticare la scuola, è lì che si trova il nostro carisma, dedito sempre a servire i giovani".
Sono stato personalmente toccato dal racconto di frère Augustin e dal fatto che tutta la comunità, compreso il direttore del Centro, è impegnata a garantire l'educazione dei bambini a proteggerli dal COVID-19. Ho chiesto al frère se potevo andare al centro a vedere con i miei occhi il loro operato, e perché no, scambiare anche io stesso qualche nozione con i ragazzi che studiano grafica.
Dopo due giorni sono andato al Centro e ho visto che il lavoro svolto dai salesiani in questo periodo è formidabile. Ho avuto il piacere di condividere alcune nozioni di PowerPoint e del software In Design con gli studenti di grafica, rispettando la distanza sociale e l'uso della mascherina in classe. Infatti i ragazzi e i bambini ospiti al Centro sono stati divisi in classi diverse e i salesiani e le suore sono diventati i loro insegnanti.
Dopo la mia visita al Centro ho condiviso con il gruppo di poesia/slam di Goma la mia esperienza a Ngangi e la possibilità di introdurre i giovani di Ngangi alla scrittura e alla poesia in questo difficile periodo di COVID-19. Lo stesso frère Augustin è stato entusiasta e pronto ad accoglierci. Le lezioni si svolgeranno una volta alla settimana per dare ai giovani uno spazio di espressione, di condivisione e divertimento intorno alla scrittura e alla poesia in questo periodo in cui è più importante coltivare la solidarietà e la capacità di resistenza.
Non vedo l'ora di tornare al Centro Don Bosco e di condividere ancora una volta con i giovani, incoraggiandoci a vicenda nella gioia e nella solidarietà. Suor Isabelle mi ha dato alcune mascherine che fabbrica con i giovani, per tutto il personale dell'Ufficio VIS RD Congo e per le nostre rispettive famiglie.