3 novembre 2019 - Haiti è un paese estremamente povero e le opportunità di lavoro sono poche, per questo motivo il VIS è particolarmente attivo nell’accompagnamento dei giovani ad integrare il mondo del lavoro attraverso diverse la formazione, il sostegno dell’auto impiego, l’avvio di piccole imprese e l’inserimento in alcune aziende locali. Quest'anno sono state avviate 26 micro imprese attraverso il progetto Travay Se Libète.
Una di queste è CAFESO Store è il nome che 3 giovani ragazze di 21 anni hanno dato al loro nuovo negozio di abbigliamento aperto nel mese di agosto dopo 6 mesi di formazione. CAFESO non ha un significato particolare è semplicemente la somma delle prime sillabe dei nomi delle tre giovani imprenditrici. Casnie, Fernande e Solane vivono in un quartiere particolarmente difficile di Port-au-Prince e provengono da famiglie estremamente povere, per loro far fronte alle necessità primarie è una lotta quotidiana.
Casnie è la primogenita della famiglia ed ha un grande sogno: diventare un’imprenditrice per aiutare sua mamma a rispondere alle necessità della famiglia. Per coltivare il suo sogno, Casnie è iscritta al secondo anno all'università (studia gestione amministrativa) e provvede alle spese scolastiche attraverso una piccola attività informale di produzione e vendita di prodotti alimentari.
Fernande vive in un quartiere particolarmente pericoloso, in cui sono le bande criminali a dettare legge. Anche in questo caso, è la mamma che cerca di provvedere a tutto con il suo lavoro. Il sogno di Fernande è poter aiutare economicamente la mamma e lasciare il pericoloso quartiere in cui vive attualmente per sistemarsi in una zona dove lei e la famiglia non rischiano ogni giorno la propria vita.
I genitori di Solane invece sono molto anziani e non sono più in grado di aiutare i figli così, sin da giovane Solane si è attrezzata per portare avanti attività economiche informali al fine di pagarsi scuola, mangiare e vestiti. Nonostante le lodevoli iniziative personali, le tre ragazze hanno grosse difficoltà, fanno molteplici sforzi per non interrompere gli studi universitari, considerati come fondamentali per raggiungere un miglioramento sostanziale delle attuali misere condizioni di vita loro e delle rispettive famiglie.
Per la loro situazione economica, per la loro forte motivazione e per lo spirito d’iniziativa che hanno dimostrato, sono state inserite nel progetto “Travay se libète” nato proprio per offrire delle opportunità ai giovani per cambiare e migliorare la propria vita. Le tre ragazze, che già si conoscevano, durante la formazione si sono unite in gruppo per presentare un progetto economico per realizzare le loro aspirazioni. Come giovani donne imprenditrici, inizialmente sfruttano il sostegno che il VIS offre loro tramite il progetto, per aiutarle a diventare giorno dopo giorno sempre più autonome ed indipendenti.