Italia - Albania

Suor Rita ci racconta del suo impegno nel quartiere di Fermentin, a 2 chilometri circa da Scutari:

Obiettivi primari del Centro:

1. Dimensione pastorale: formazione umana e cristiana
2.  Dimensione comunitaria e sociale: il Centro è l’unico luogo di aggregazione, per tutte le età

Il Centro si propone di favorire e incrementare la formazione cristiana, umana, sociale, culturale e comunitaria, mediante:

• il Centro diurno: accoglie tutte le mattine, per 5 giorni alla settimana, circa 35 bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni
• Oratorio pomeridiano, frequentato da bambini, ragazzi, adolescenti, giovani
• Attività  sportiva
• Supporto scolastico, soprattutto linguistico e matematico 
• Conoscenza, relazione, collaborazione con le famiglie, soprattutto con quelle più disagiate
• Esperienze estive: campiscuola settimanali per ragazzi e adolescenti

VENERDI' 12 APRILE : le insegnanti e gli alunni della scuola San Francesco di Assisi di Santeramo in Colle (BA) diretta dalla prof.ssa Maria Digirolamo accolgono Suor Maddalena Longobardi che viene per dare notizie e raccontare come vivono, giocano, studiano i loro compagni di scuola del centro Formativo Gesù Buon Pastore: qui di seguito inseriamo due 'sguardi incrociati' quello di un'alunna della scuola e quello di Suor Maddalena... 

Demetra Pilar racconta...

LA SUORA INSEGNANTE  E’ stato giovedì mattina, 11 aprile,  che la maestra Margherita ci ha detto che il giorno dopo sarebbe venuta a trovarci una suora speciale…Mi sono detta già essere una suora è qualcosa di speciale, chissà cos’altro avrà; la mia curiosità è arrivata alle stelle! La sera stessa, una volta andata a letto, mille pensieri ronzavano nella mia testa, non sono riuscita a chiudere occhio. La mattina seguente, ero emozionatissima nell’andare a scuola per incontrare suor Maddalena perché è cosi che si chiama. L’abbiamo accolta cantandole una canzoncina di benvenuto nel grande salone dove è entrata insieme alla Dirigente. Mentre entrava la prima cosa che ho notato è stato il suo sorriso così dolce e gioviale. Subito ha iniziato a parlarci della vita in Albania perché è da lì che viene; ha descritto case grigie tutte uguali a due piani  e che le scuole scarseggiavano. Tra me e me ho pensato che non mi sarebbe piaciuto andare a scuola lì e di quanto io fossi fortunata. Dato che le scuole scarseggiano, suor Maddalena e una sua amica hanno deciso di aprire una scuola all’interno di una casa! Lì i bambini studiano e giocano. Arrivano alle otto e mezza e tornano a casa alle quattro del pomeriggio. Pranzano con pane e marmellata e solo tre volte alla settimana con pasta asciutta con il sugo. Ci ha mostrato anche un video della sua scuola e non c’è da stupirsi se i bambini ci vanno con piacere in quella scuola perché suor Maddalena con quel meraviglioso sorriso, riuscirebbe  a far studiare anche il più pigro dei bambini! Una cosa però ha colpito la mia attenzione: tutti ma dico proprio tutti i bambini sorridevano! Abbiamo iniziato a tempestarla di domande, a cui lei ha risposto con calma e tanta pazienza. Purtroppo è arrivato il momento di salutarci! Incontrare suor Maddalena è stata un’esperienza unica perché con la sua dolcezza ci ha insegnato che siamo fortunati ad avere una scuola con biblioteche, palestre e computer. Ma ho anche capito che la scuola è dove ci sono persone che ti aiutano a farti crescere!

Suor Maddalena racconta...
Siamo arrivate ( io ed una mia consorella)  alla scuola SAN FRANCESCO D'ASSISI alle 9:30  e ci attendeva la Direttrice prof.ssa Maria Digirolamo.
Quando siamo andate nell'aula auditorium i bambini di 4° e di 5° ci hanno accolto con un canto di benvenuto veramente caloroso e gioioso. Un vero clima di festa con la Pasqua ormai vicinissima. Dopo il canto e un bell'applauso, la direttrice mi ha presentata agli alunni dicendo loro che portavo notizie dai loro amichetti albanesi. Ho parlato loro dei sorrisi e della voglia di imparare e  di giocare dei bambini di Fermentim- Scutari, città dove ho vissuto per 11 anni. Il video sulle attività del Centro Gesù Buon Pastore ha permesso loro di portarsi "virtualmente" in quel luogo. 
I bambini erano molti curiosi e hanno fatto molte domande. Ma come passano il tempo? Vengono volentieri nella vostra scuola? E cosa mangiano? Ma sono poveri?
Alcuni tra loro erano bambini albanesi e un po'  timidamente mi si sono avvicinati e abbiamo parlato nella loro lingua...erano curiosi e stupefatti!
Nel territorio dove si trova la scuola c'è una presenza significativa di famiglie magrebine ed albanesi, per questo la scuola è seriamente impegnata nel lavoro di integrazione e di accoglienza delle diverse etnie.