3 aprile 2017 - Il 29 marzo la Camera dei Deputati ha approvato il Disegno di Legge n. 1658-B recante “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”, che aveva già ottenuto il via libera del Senato lo scorso 1° marzo.
La nuova legge disegna un sistema organico ed articolato di accoglienza e protezione dei minori stranieri che si trovino per qualsiasi causa nel nostro territorio, privi di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per loro legalmente responsabili, ribadendo, all'art. 1, un principio fondamentale di partenza: essi sono titolari dei diritti in materia di protezione dei minori a parità di trattamento con quelli di cittadinanza italiana o dell’Unione europea.
La legge regola l'impianto di accoglienza tra strutture di prima accoglienza dedicate esclusivamente ai minori (all'interno delle quali essi possono risiedere non più di 30 giorni) ed il sistema di protezione per richiedenti asilo e minori non accompagnati (SPRAR); disciplina procedure e modalità di identificazione ed accertamento dell'età, prevede il divieto di respingimento alla frontiera e la possibilità di rimpatrio assistito e volontario solo se corrispondente al loro "superiore interesse"; mira a rafforzare le tutele per l'esercizio del diritto all'istruzione ed alla salute, riconosce ai minori i diritti di partecipazione, ascolto ed assistenza legale (anche avvalendosi del patrocinio a spese dello Stato) nell'ambito dei procedimenti che li riguardino, istituisce un Sistema informativo nazionale dei minori stranieri non accompagnati, ecc.
Particolare nota meritano le previsioni circa le possibilità di impegno diretto della società civile all'interno del predetto sistema: presso ogni Tribunale per i minorenni verrà istituito l'elenco dei tutori volontari, cittadini disponibili ad assumere la tutela anche dei minori stranieri non accompagnati per assicurare ad ogni minore una figura adulta di riferimento, selezionata ed adeguatamente formata. Inoltre, sono previsti la promozione e lo sviluppo dell’affido familiare, come strada prioritaria di accoglienza rispetto all'inserimento in struttura.
Sul fronte della cooperazione internazionale (inscindibile anche per noi di VIS da quello dell'accoglienza) l'impegno dell'Italia è nella direzione di armonizzare la regolamentazione giuridica, internazionale e nazionale, del sistema di protezione dei minori stranieri non accompagnati, favorendo un approccio integrato delle pratiche per garantire la piena tutela del superiore interesse dei minori.
Pippo Costella, direttore di Defence for Children International -Italia, una delle organizzazioni che ha contribuito all'iter della legge, parla di _ "un felice passaggio, anche nel panorama internazionale, ma molto va fatto per renderlo utile e significativo: è necessario procedere quanto prima a realizzare un piano attuativo capace di orientare l’applicazione della legge alvariegato e confuso panorama nazionale".
Michela Vallarino
Vice Presidente del VIS