28 febbraio 2017 - Il nuovo rapporto "Desperate Journeys" pubblicato dall'UNHCR, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, segnala come le maggiori restrizioni alle frontiere introdotte progressivamente nel 2016 abbiano condizionato le rotte dei migranti e rifugiati verso l'Europa e anche all'interno di essa, spostando definitivamente precari equilibri.
"Il rapporto mostra come, in assenza di canali legali d’accesso all’Europa, le persone continuino a spostarsi intraprendendo, però, viaggi ancora più pericolosi lungo rotte sempre più diversificate, spesso affidandosi ai trafficanti".
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, inoltre, ha ricevuto denunce estremamente preoccupanti di casi di rifugiati e migranti sequestrati, trattenuti per giorni contro la loro volontà, vittime di violenze fisiche e sessuali, di torture o di estorsioni da parte di trafficanti e gruppi criminali in diverse zone lungo le principali rotte.
Il rapporto contiene dati preoccupanti non solo sul numero da record di vittime che hanno perso la vita durante la traversata nel Mediterraneo, ma del parallelo incremento del numero di minori stranieri non accompagnati in Italia. Numero raddoppiato rispetto ai dati dell'anno precedente.
Conclude Vincent Cochetel, Direttore per l’Europa dell’UNHCR:
“Questo rapporto mostra chiaramente che l’assenza di canali d’accesso sicuri porta rifugiati e migranti, inclusi coloro che intendono ricongiungersi con le proprie famiglie, ad affrontare rischi enormi nel tentativo di raggiungere l’Europa".
Il rapporto completo (in Inglese) è disponibile a questo indirizzo: http://www.unhcr.org/58b449f54