8 febbraio 2017 - Oggi si celebra la Giornata di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, quest'anno dedicata in particolare a bambini e adolescenti. Ha detto Papa Francesco, in occasione dell'Udienza del mercoledì:
"Incoraggio quanti in vari modi aiutano i minori schiavizzati e abusati a liberarsi da tale oppressione. Auspico che quanti hanno responsabilità di governo combattano con decisione questa piaga, dando voce ai nostri fratelli più piccoli, umiliati nella loro dignità. Serve ogni sforzo per debellare questo crimine vergognoso e intollerabile".
La commemorazione di suor Giuseppina Bakhita - Nei saluti finali, il Papa ha ricordato che l'8 febbraio la Chiesa commemora suor Giuseppina Bakhita, "che da bambina fu vittima della tratta. L'auspicio è che il suo ricordo accresca nei giovani d'oggi l'attenzione per i coetanei più svantaggiati e in difficoltà".
I musulmani Rohingya, rifugiati, torturati ed uccisi - Papa Francesco ha rivolto una preghiera speciale "per i nostri fratelli e sorelle Rohingya, rifugiati musulmani cacciati via da Myanmar che vanno da una parte all'altra perché non li vogliono. Sono buoni, non sono cristiani, sono gente pacifica, sono fratelli e sorelle nostri. Soffrono da nni, sono torturati, uccisi, semplicemente per portare avanti la loro fede musulmana".
Il Pontefice ha invitato tutti a ricordare l'importanza di
"non creare muri ma ponti, non ricambiare il male col male, vincere il male con il bene, l'offesa con il perdono".
Ed è proprio oggi, quasi simbolicamente, che siamo a Berekum (Ghana) per proseguire il nostro lavoro contro il traffico di esseri umani e per creare opportunità di sviluppo a favore di giovani nei loro paesi di origine.
In questi giorni stiamo consegnando dei questionari conoscitivi e di valutazione per i prossimi beneficiari del corso in agricoltura biologica che si terrà nei prossimi mesi in Sunyani.
In questo foto le attività di somministrazione dei questionari ai ragazzi.