Dove l’infanzia è un privilegio e non un diritto - Giornata Internazionale Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza

20 Novembre 2016 – Oggi si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza. In molti Paesi del mondo essere fanciulli è un diritto, troppo spesso violato, calpestato, ignorato. Periferie geografiche che diventano periferie sociali, luoghi dimenticati come quelli dove vivono i ragazzi di queste storie.

Buterere, quartiere di Bujumbura (Burundi) dove da anni si butta l’immondizia. Buterere, terra di povertà e di emarginazione. Alcune bambine si ritrovano un pomeriggio insieme per passare qualche ora in allegria. Un uomo piomba in casa, accompagnato da una donna. Stupra le bambine, una dopo l’altra, come se stesse comprando delle scarpe e se ne va, lasciandole in lacrime sotto la minaccia del machete della donna. L’uomo è a piede libero.

Luanda (Angola) e i bambini di strada. Jeorji non parla volentieri del suo passato, i suoi occhi si incupiscono quando ripensa alla famiglia o ai giorni trascorsi per strada.

Mbuji Mayi (Congo), 30 bambini presi in ostaggio, 30 bambini che gli abitanti dello stesso villaggio in cui vivevano, volevano bruciare accusandoli di essere stregoni. Bambini di età compresa tra i 3 e i 14 anni che per 3 giorni sono rimasti barricati in orfanotrofio senza acqua né cibo prima di essere salvati.

 

Il VIS, operando al fianco dei Salesiani di Don Bosco, incontra spesso queste storie sul proprio cammino, storie di bambine e bambini, giovani ed adolescenti che si trovano in situazione di strada o che sono associati a gruppi o bande armate o sono rifugiati, vittime di guerre o di calamità naturali. Dall’incontro con l’infanzia, l’adolescenza e la gioventù a rischio di esclusione sociale, emarginata, abbandonata, vittima di violenza, è maturata una sensibilità istituzionale del VIS tesa ad avviare una relazione educativa ispirata al sistema preventivo di Don Bosco e volta al rispetto dei diritti dell’infanzia sanciti dalla Convenzione ONU dei diritti del bambino del 20 Novembre 1989. Nella sua pianificazione strategica, infatti, il VIS inserisce fra i settori prioritari d’intervento la tutela e lo sviluppo dei gruppi vulnerabili, in particolare di bambini, adolescenti e giovani svantaggiati e a rischio di esclusione sociale.

In merito al modo di operare del VIS nei confronti di infanzia ed adolescenza, interviene Nico Lotta: “Il VIS, in linea con la metodologia pedagogica di Don Bosco, propone interventi che mettano al centro i giovani, affidandogli un ruolo protagonico nell’ambito dei propri progetti.

Il VIS, facendo leva sul talento e le aspirazioni di ogni ragazzo ed in particolare su coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità, offre educazione, valorizza il tempo libero, promuove il gioco e la musica, protegge e promuove i diritti dell’infanzia, innova la formazione professionale.

In quest’ottica, il VIS agisce contribuendo alla creazione di un contesto che promuova ed accompagni lo sviluppo del bambino nell’adolescente ed adulto di domani.

Ed è in questo senso che tendiamo sempre a migliorare e perfezionare la nostra azione insieme ai Salesiani, alla società civile, alle autorità pubbliche e soprattutto insieme agli stessi protagonisti delle proprie vite, quei bambini/e, adolescenti e giovani, per cui vorremmo che un mondo migliore fosse possibile”.

 

Sono passati ormai più di 25 anni dalla Convenzione ONU dei diritti del bambino, ma tali diritti sono ancora oggi tutt’altro che scontati in molte parti del mondo. Voltare lo sguardo dall’altra parte non può continuare ad essere una risposta.