5 ottobre 2016 - Leonardo è uno studente della Facoltà di Economia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Un ragazzo giovane e propositivo che ha scelto di "lanciarsi" in una nuova avventura grazie al Charity Work Program. Ci ha raccontato la sua esperienza di volontariato internazionale svolto con il VIS a Dakar, in Senegal.
"Mi chiamo Leonardo Paolinelli, ho 22 anni ed abito ad Ostra, un piccolo paesino situato nelle Marche in provincia di Ancona. Attualmente sono uno studente al terzo anno della Facoltà di Economia (corso di laurea in Economia e gestione aziendale) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I miei genitori mi hanno abituato fin da piccolo all'umiltà, alla sincerità, alla spontaneità, alla semplicità e al sacrificio personale e sono appunto questi i valori che mi hanno accompagnato fino ad ora tanto nelle relazioni interpersonali quanto nel mio modo di fare in tutte le occasioni che mi sono per ora trovato ad affrontare. Tre anni fa, quando mi sono iscritto in Università Cattolica, sin dai primi giorni, ho percepito che quel luogo, quelle colonne e quelle aule sarebbero state la mia seconda casa per i futuri 5 anni o forse, chi lo sa, anche per più tempo! Lì ho infatti trovato un ambiente che mi ha fatto sentire sin da subito una persona umana anziché una semplice sequenza di sei o sette numeri, nonostante l'elevatissimo numero di studenti. Ma non finisce qui, l'attenzione alla persona traspare anche dagli innumerevoli progetti che l' Università Cattolica organizza ogni anno per i suoi studenti che vanno dall’assegnazione di borse di studio per i più meritevoli alle innumerevoli occasioni di crescita personale tramite lo studio e volontariato all’estero e, tra questi, spicca il Charity Work Program: un progetto in collaborazione con UCSC International e grazie al supporto dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori.
Ma veniamo a noi, sono ancora molto giovane e ritengo pressoché infinite le cose che devo e dovrò imparare nel corso delle molteplici situazioni che la vita mi presenterà, fermo restando il detto che "Non si finisce mai di imparare". Quindi, dato il mio amore per la conoscenza, colgo ogni occasione ed opportunità che mi consenta di ampliare gli orizzonti della mia mente e crescere tanto dal punto di vista umano quanto professionale. Questo è appunto lo spirito con cui ho deciso di candidarmi al Charity Work Programme: apertura, curiosità e ...forse un briciolo d'incoscienza tipico dell'età. Non avevo assolutamente la pretesa di essere selezionato...ma…un venerdì pomeriggio, mentre stavo studiando in biblioteca a Milano, ecco che vedo arrivare sullo smartphone la notifica di una mail, il mittente era il Cesi. La apro e ... " Congratulazioni Leonardo! Sei stato selezionato per il Charity Work Programme.
Cosa provavo mentre leggevo la mail? Gioia e vertigine frammiste al desiderio di avere un assaggio del mondo della solidarietà, il tutto contornato dall'inesauribile curiosità di conoscere una nuova cultura per arricchire il mio bagaglio di esperienze e conoscenze. Ho deciso pertanto di fare un salto nel vuoto ed accettare di partire per la meta per la quale ero stato scelto: Dakar, capitale del Senegal, dal 18 Luglio al 18 Settembre 2016, presso la sede dell’ong italiana VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo). Durante la mia permanenza ho seguito principalmente quattro attività. Cercando di essere il più breve ma incisivo possibile circa le motivazioni che mi hanno spinto a prendere in spalla il mio sacco, vorrei sottolineare che ho deciso di partire per il Senegal perché sono ancora molto giovane e soprattutto fermamente convinto del fatto che ho tanta esperienza da acquisire, tante occasioni da affrontare e tante nuove persone da conoscere per rendere il mio futuro il migliore che io sia in grado di immaginare. Non ho infatti nulla da perdere ma semplicemente montagne di cose da imparare. Sono infatti tre gli ingredienti principali della mia vita: semplicità, allegria ed una fortissima volontà di cercare sempre il meglio per me e per chi mi circonda. E' appunto la motivazione, congiuntamente ad una fortissima volontà di migliorarmi costantemente, che mi spinge ad aderire ad ogni progetto offerto dalla mia università che si presenta come opportunità di arricchimento personale e professionale. In altri termini: voglia di imparare e di mettersi in gioco, di conoscere nuovi luoghi, nuove persone, nuovi modi di fare, nuove tipologie di organizzazioni lavorative ed il tutto amalgamato con un briciolo (o forse più di un briciolo) di curiosità mi hanno spinto a partire per il Senegal per scoprire il mondo della cooperazione allo sviluppo.
Alla domanda: “Lo rifaresti?” , risponderò sempre con convinzione: “Si, per altre 100 e più volte”. Il mio compito è ora inoltre quello di spingere calorosamente i miei coetanei a partire, a mettersi alla prova in situazioni difficili per ben prepararsi a gestire tutte le insidie che la vita ci mette davanti e cui irrimediabilmente chiede non solo di dar risposta ma anche di reagire. Ho tuttavia il timore di essere un megafono con il volume che funziona a metà: temo infatti che quello che racconterò sarà di difficile comprensione… magari sarò anche deriso per aver scambiato un mio paio di scarpe con una collana.. poco mi importa, sono pieno di gioia nell’aver reso felice la persona davanti a me che tanto aveva bisogno e desiderava quelle scarpe. L’unica soluzione per comprendere a pieno i miei sentimenti è quella di prendere il proprio sacco e partire per un’ esperienza di volontariato con la sola idea di voler imparare. La mia esperienza di volontariato a Dakar mi ha fatto sentire vivo e mi ha spinto ad amare mille volte di più la vita e la sua dinamicità di quanto l’avessi amata prima. Per concludere, appena salito sull’aereo mi sono subito voltato verso quell’asfalto rovente che solo qualche mese prima mi aveva accolto ed ho sorriso… non è stato tuttavia un sorriso malinconico oppure quei classici sorrisi che si fanno prima di lasciare qualcosa che si è consapevoli non si rivedrà mai più. Tutt’altro, è stato un sorriso consapevole del fatto che quanto prima potrò, tornerò ad abbracciare quelle persone e quella terra che mi ha dato amore ed un attaccamento alla vita con una semplicità davvero travolgente".
Leonardo, volontario internazionale VIS a Dakar