2 novembre 2015 - La chiusura di Expo 2015 significa anche la fine dell'esperienza a Milano del Padiglione Casa Don Bosco. L'ultimo giorno all'Esposizione Universale è stato celebrato un evento che ha raccontato il lungo percorso dello spazio espositivo.
Casa Don Bosco, però, non finisce con Expo. Il Padiglione troverà nuova vita nei territori dell’Est Europa, più precisamente a Vynnyky, città Ucraina nella quale giungerà non appena l’Esposizione Universale terminerà. Nuova vita e nuove avventure attendono dunque questa casa, realizzata avendo come obiettivo quello di renderla il più possibile vicina ad una vera e propria dimora accogliente, calda, rassicurante e aperta al confronto.
La destinazione d’uso di Casa Don Bosco per il post Expo è stata fin da subito chiara: il significato intrinseco con il quale essa è stata costruita, espresso chiaramente anche dal motto scelto dalla Famiglia Salesiana per questa edizione dell’Esposizione Universale “Educare i giovani, energia per la vita”, trova attuazione nella decisione di trasformarla in un centro di formazione ed educazione destinato ai giovani dell’Ucraina. Nella giornata di oggi è proprio questo passaggio ad essere celebrato: la consegna simbolica delle chiavi di Casa Don Bosco da parte di Ercole Lucchini, Operation Manager del Padiglione a Don Yuriy Smakous, Segretario ispettoriale dell'Ucraina e Delegato per la comunicazione sociale.
“Abbiamo da sempre immaginato questa data come il compimento di un percorso partito un anno fa, qualcosa che abbiamo sognato fin dall’inizio e che adesso troverà, dopo un passaggio temporaneo in Expo, una sua connotazione definitiva grazie al dono di Casa Don Bosco ai giovani di Vynnyky – ha commentato Don Claudio Belfiore, Delegato del Rettor Maggiore – Il destino di questo Padiglione è sempre stato chiaro nelle nostre menti, sin dal lontano agosto 2014: Casa Don Bosco è stata concepita come una vera e propria dimora, centro di aggregazione e formazione per i giovani dell’Ucraina. Il fatto che oggi ci troviamo a celebrare questo passaggio in maniera ufficiale rappresenta una tappa fondamentale per noi, un momento nel quale il vero significato della nostra presenza in Expo trova la sua più grande attuazione”.