25 settembre 2015 - “Una maggiore equità è un presupposto fondamentale per favorire la crescita dei Paesi in via di sviluppo”. Questo, in sintesi, il messaggio lanciato da Papa Francesco davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a New York. Nel suo lungo discorso, il Santo Padre ha invitato gli organismi finanziari internazionali a “vigilare in ordine allo sviluppo sostenibile dei Paesi e a evitare l'asfissiante sottomissione di tali Paesi a sistemi creditizi che sottomettono le popolazioni a meccanismi di maggiore povertà, esclusione e dipendenza”.
“Le parole di Papa Francesco danno un indirizzo importante, nel segno dell’equità, all’intera comunità internazionale– ha commentato Nico Lotta, presidente del VIS -. La cooperazione deve svolgere un ruolo fondamentale nella crescita dei paesi in via di sviluppo: serve, però, anche l’impegno degli organismi decisionali delle Nazioni Unite”.
Nel suo discorso, il Santo Padre ha definito la guerra “la negazione di tutti i diritti e una drammatica aggressione all'ambiente”. I conflitti, nelle parole di Papa Francesco, causano la morte e la sofferenza di “persone, nostri fratelli e sorelle, uomini e donne, giovani e anziani, bambini e bambine che piangono”. Si tratta, ha continuato il Pontefice, di “esseri umani che diventano materiale di scarto mentre non si fa altro che enumerare problemi, strategie e discussioni".