19 giugno 2015 - In occasione della giornata internazionale dei rifugiati VIS e Missioni Don Bosco, le due principali organizzazioni del network salesiano di cooperazione e solidarietà internazionale, lanciano la campagna congiunta “QUI SI TRATTA DI ESSERI/E UMANI” per promuovere le attività di sensibilizzazione e i progetti di sviluppo dei Salesiani di Don Bosco nei Paesi dell'Africa Subsahariana ed evitare che tanti giovani diventino vittime di tratta ed incontrino la morte durante il viaggio.
Il sito della campagna: www.stoptratta.org
“Di fronte alle ripetute stragi di migranti nel Mediterraneo l’Europa è chiamata a dare risposte rapide e concrete. Una sfida complessa, ma al tempo stesso un’urgenza che non si può rimandare. I recenti drammatici eventi non sono che l’ultima tappa di una tragedia molto più vasta che si consuma per la maggior parte nei Paesi di partenza e lungo il tragitto attraverso il deserto, dove migliaia di giovani, uomini e donne, finiscono nella rete dei trafficanti, vittime di maltrattamenti, torture e abusi, un tributo fisico e morale che si somma agli alti costi economici sostenuti per il viaggio e spesso ai riscatti imposti dai trafficanti alle famiglie d’origine. Nella maggior parte dei casi vessazioni e soprusi continuano nei confronti dei migranti anche dopo l’arrivo nel Paese di destinazione. Siamo consapevoli che il tema è complesso e le soluzioni non sono semplici né immediate, ma possiamo e vogliamo dare una risposta per fermare il traffico di essere umani e costruire un’alternativa alla migrazione.” dichiarano Nico Lotta, presidente del VIS, e Giampietro Pettenon, presidente di Missioni Don Bosco.
Con questa campagna VIS e Missioni Don Bosco intendono realizzare in Costa d’Avorio,Etiopia, Ghana, Nigeria e Senegal un ampio programma di sensibilizzazione e formazione perché i giovani che decidono di partire siano informati dei gravi rischi che affronteranno e chi vuole restare abbia opportunità concrete, attraverso progetti di sviluppo specifici, per migliorare le condizioni di vita proprie e della propria famiglia. In questo modo viene contrastato alla fonte il traffico di esseri umani e si offre un’opportunità ai gruppi e alle famiglie più a rischio, facendo sì che l’eventuale scelta di partire sia più consapevole, dilazionata, avvenga per canali legali e con un bagaglio (formativo, economico) spendibile anche nei Paesi di destinazione.
Partire deve essere una scelta, non l'unica strada.
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Il VIS e Missioni Don Bosco con questa campagna intendono inoltre sensibilizzare l’opinione pubblica italiana sottolineando che non solo l’arrivo, ma anche la partenza e il viaggio dei migranti sono momenti drammatici caratterizzati spesso da gravi violazioni dei diritti umani. E queste violazioni non sono solo una ferita alla loro dignità, ma a quella di tutti.
Per questa ragione, come individui e come collettività, siamo tutti chiamati a essere umaniper impegnarci ad un’assunzione di responsabilità.