Nigeria: un'altra bambina usata per seminare violenza.

23 febbraio 2015 - Ancora una strage nel territorio nigeriano pesantemente infiltrato dagli integralisti islamici di Boko Haram. Ancora una bambina usata per seminare violenza. Incerta la dinamica, ricostruita da al Jazeera. Secondo i testimoni la bimba ha tirato fuori la bomba a un checkpoint, dopo una discussione nata dal suo rifiuto di farsi controllare. Sarebbe stata allontanata diverse volte dagli agenti della sicurezza perché, hanno riferito, non aveva nulla da fare nel mercato. A un certo punto, però, è riuscita ad sfuggire al loro controllo e c'è stata l'esplosione.

L’orrore nell’orrore. Da Boko Haram all’Isis, passando per le filiere qaediste in Pakistan, Somalia, Palestina, Yemen. L’orrore dei bambini arruolati a forza e usati come (inconsapevoli) strumenti di morte. Numeri impressionanti, come le storie di ognuno di loro. L’utilizzo dei bambini come kamikaze è in aumento, ed è in diminuzione la loro età.  A gennaio la stima era di 300 mila di età minore ai quattordici anni nei vari continenti.

Leila Zerrougui, rappresentante speciale delle Nazioni Unite per i minori nei conflitti armati, ha affermato che da gennaio 2014 in Iraq almeno 700 bambini sono stati uccisi o mutilati, vittime anche di esecuzioni sommarie. 

Ritornando ai fatti avvenuti ieri in Nigeria, l’ultimo attentato analogo, in ordine di tempo, risale al 15 febbraio, quando una sedicenne si è fatta esplodere a Damaturu, uccidendo almeno 16 persone e causando una trentina i feriti. Il 10 gennaio, una bambina di 10 anni era saltata in aria a Maiduguri uccidendo una ventina di persone. 

L’ennesima strage getta un’ulteriore ombra sulla sicurezza in Nigeria, con l’approssimarsi delle elezioni parlamentari e presidenziali, il 28 marzo. Proprio ieri il presidente Goodluck Jonathan ha ammesso di aver sottovalutato la forza dei Boko Haram, che dal 2009 hanno scatenato una guerra civile nel nord-est del Paese per istaurare uno Stato islamico in Africa Centrale, estendendo le proprie operazioni anche in Camerun, Ciad e Niger: un conflitto che finora ha provocato 14mila morti e oltre un milione e 600mila sfollati.

fontI: corriere.it, huffington post e al jazeera