29 gennaio 2015 - Una volta fatto un sogno, la responsabilità e la bellezza della sua realizzazione non sono solo di chi ne ha avuto la visione e il desiderio. A noi lo insegna il progetto "un pozzo per Andrea", nato proprio dal sogno scritto sul suo diario da Andrea De Nando, un ragazzo di 15 anni di Peschiera Borromeo morto mentre attraversava le strisce pedonali, all'uscita dell'oratorio, il 29 gennaio 2011.
Da allora in Etiopia sono stati realizzati 7 pozzi, tutti perforati con trivella e funzionanti con pompa a mano ad una profondità media di 50 -60 metri, per dare acqua a quasi 9mila persone. In Etiopia, inoltre, grazie al progetto “Giuseppe e l’arcobaleno nei suoi sogni”, in ricordo di Giuseppe Magnifico, vittima anche lui della strada nel 2005, questa estate è stato inaugurato il nuovo oratorio del villaggio di Matar, già beneficiario dello scavo di un pozzo del progetto per Andrea.
L’acqua garantisce la possibilità a oltre 400 ragazzi di godere di uno spazio a loro dedicato per attività ludico-ricreative ed extra-scolastiche, aperto alla partecipazione di tutta la comunità. Sette pozzi e un oratorio sono tanto, ma mai abbastanza per queste zone colpite da siccità e povertà!
Nell'ultimo numero della nostra rivista "Un mondo possibile" abbiamo dedicato il reportage al progetto "un pozzo per andrea" guardatelo qui
Per contribuire CAUSALE: "Un pozzo per Andrea!":
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