28 agosto 2014 - Arrivano notizie dell'esperienza del VIS Sicilia in Madagascar ed arriveranno presto i racconti, le immagini, le musiche e le emozioni dei tanti altri giovani partiti quest'estate con l'Animazione Missionaria Salesiana italiana (il tradizionale appuntamento dell'Harambee si sta avvicinando...).
Nel mentre mi piace continuare a condividere la mia estate ricca di incontri che mi fanno dire: esistono veramente tanti modi di vivere l'esperienza missionaria!
Ho già raccontato dell'incontro con gli Amici del Sidamo e l'intensa settimana passata con loro al campo di animazione di Lizzano in Belvedere a fine luglio.
Sempre a luglio ho incrociato un'altra esperienza missionaria che definirei “contromano”.
Sei ragazzi di 13/14 anni hanno fatto il viaggio inverso rispetto ai tanti giovani italiani che d'estate partono per un'esperienza di vita in Africa ed in altre parti del mondo: dal loro paese di origine (Tunisia) sono venuti in Italia per una “esperienza culturale e amicale”, accompagnati da Roberto Lionelli, salesiano di Don Bosco da alcuni anni in missione a Manouba. Io ho avuto il piacere di incontrarli a Genova in occasione di una partita di calcio organizzata dal gruppo missionario “Sulle Ali del Mondo”.
I ragazzi di Roberto hanno vinto la partita di calcio, hanno prevalso sugli adulti del gruppo missionario in un combattuto round a “sette e mezzo”, mentre sugli inni nazionali. Proprio non c'è stata storia (loro lo cantano tutte le mattine prima di cominciare la scuola!). Soprattutto, i ragazzi di Roberto mi hanno stupito per il grande entusiasmo con cui hanno vissuto questo piccolo grande momento di incontro e scambio.
Poco prima di Ferragosto, invece, ho incontrato Massimiliano, ex volontario VIS in Kosovo dal 2005 al 2006 ed ex collaboratore dell'organizzazione non governativa austriaca Jugend Eine Welt, che supporta i progetti dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice in tutto il mondo.
L'ho incontrato di ritorno da un sogno realizzato (un viaggio di 15 mesi in Brasile, Uruguay, Argentina, Cile, Perú, Bolivia, Venezuela e Colombia) e da un successivo periodo di sei mesi passato in India, già pronto per ripartire alla volta del Brasile. Non prima, però, di aver partecipato a tantissime presentazioni, principalmente nelle scuole, del suo diario di viaggio “Massi on the road in Sud America”, testimonianza di un viaggiatore alla scoperta del mondo e di se stesso, che nel suo viaggiare mette in pratica i valori in cui crede nel tentativo di uno stile di vita e di viaggio sostenibili, senza dogmi e con buona dose di flessibilità.
Alloggio? Gratis e con valore aggiunto grazie a “CouchSurfing” (servizio di scambio di ospitalità). Alimentazione? Vegetariana. Trasporto? In totale 50.000 km con bus, autostop, treno, barca e a piedi. Lavoro? Volontario in progetti sociali ed ecologici. Mi dispiace dirVi che “Massi on the road in Sud America” è esaurito, ma Vi darò (spero presto) notizie sulla sua prossima ripubblicazione.
Mi viene, infine, in mente (non so perché) il week-end appena trascorso con la famiglia in Lunigiana e una ragazza, Monica,con il suo modo orgoglioso di raccontarci le bellezze del paese toscano che è diventato casa sua e la nostalgia nel ricordare quelle del suo luogo di origine, il nord della Romania.
Forse è perché l’estate sta finendo lasciandosi dietro l’impressione che siano tanti gli incontri di valore missionario che ci capitano ogni giorno, più di quanti pensiamo: basta saperli riconoscere come tali nella quotidianità del nostro lavoro e della nostra vita.
Michela Vallarino
Vice Presidente VIS