12 febbraio 2014 - Abbiamo incontrato Amina* durante una nostra visita di monitoraggio a Mekelle. Amina è una ragazza di 25 anni, madre di due figli che cresce da sola dopo l'abbandono del marito. Fino a pochi mesi fa era impegnata tutto il giorno in un workshop per la lavorazione dei metalli.
Tutto inizia un paio di mesi fa con l'incontro con Hagos, l’assistente sociale che è impiegato presso l’ufficio del lavoro della Scuola salesiana di Mekelle. Hagos le ha spiegato l’opportunità che le offriva gratuitamente. Probabilmente la prima dopo una giovane vita fatta di sacrifici per coniugare lavoro, cura dei figli abbandonati dal loro padre.
La proposta di Hagos era la seguente: partecipare a un corso serale di 3 mesi per migliorare le proprie competenze e ottenere il certificato COC per attestare il livello di qualificazione della manodopera. Insomma la possibilità concreta di passare dal livello I (il più basso ma con garanzia di minimo salario e condizioni lavorative) al livello II che apre nuove opportunità salariali e occupazionali. Per Amina non è stata una scelta facile. Tanto è vero che, pur accettando, ha mancato molte lezioni.
Come poter coniugare il lavoro quotidiano, le responsabilità famigliari, come spiegare l’importanza di questa formazione alla famiglia allargata che si deve prendere cura dei bambini la sera quando sei a lezione in mancaza di un marito che ti ha abbandonata?
Dopo svariate assenze, l’insegnante responsabile del corso ha chiamato Amina e le ha spiegato che doveva toglierla dal training, lasciare spazio a chi sembrava essere più interessato. Amina. si è sciolta in un pianto dirotto spiegando le proprie difficoltà ma promettendo allo stesso tempo di superarle. Alla fine del corso ha superato l’esame.
La sua paga è immediatamente passata da 500 ETB (20 Euro circa) a 1,200 ETB (50 Euro circa), con grande soddisfazione sua e soprattutto della famiglia. Proprio ieri l' incontrata, alle 18 di sera, dopo una giornata di lavoro, mentre si apprestava a seguire il corso successivo, per passare dal livello II al livello III. E noi siamo con lei.
Chiara Lombardi
Volontaria VIS in Etiopia
* Amina è un nome di fantasia, ma la storia è reale. Preferiamo mantenere l'anonimato di Amina che rappresenta molte donne etiopi. La foto di questa news è stata scattata da Coralie Maneri per il VIS in occasione di una visita ai lavoratori di formazione professionale in Etiopia.