27 gennaio 2014 - Chi nella sua vita, almeno una volta, ha corso una maratona sa bene quanto sia difficile arrivare alla fine. Il sudore, la stanchezza, le gambe che non tengono più. Ma poi la gioia di tagliare il traguardo, di alzare le braccia al cielo, di avercela fatta. Tutto si muove intorno alla motivazione che un soggetto ha nel terminare la sfida, nel compiere qualcosa che può risultare impossibile. La motivazione, per superare i propri limiti e correre insieme verso la meta.
A Montero, Bolivia, si è svolta la “Granja Moglia Marathon”, su un percorso di circa 4 km che ha attraversato le vie della città fino ad arrivare alla piccola chiesa di Copacabana. Tutti i ragazzi hanno gareggiato con le magliette regalate dallo staff della Maratona di Roma, che annualmente da vita ad una delle più magiche e importanti maratone del mondo.
Una grande sfida per i tutti i ragazzi dell' Hogar Granja Moglia, che si sono allenati duramente per arrivare al meglio alla competizione. La gara è stata resa più dura dal grande caldo di questi giorni, ma la voglia di arrivare al traguardo è stata più forte di tutte le difficoltà incontrate.
Ma la maratona è solo la prima delle sfide che aspettano i ragazzi dell'Hogar.
A breve, molti giovani che hanno vissuto l'anno a Montero, continueranno il loro percorso in un'altra tappa fondamentale del Proyecto Don Bosco, quella dell'Hogar Don Bosco di Santa Cruz della Sierra. Qui incontreranno nuove sfide, si prepareranno ad affrontare un difficile anno scolastico, sempre seguiti con amore e spirito salesiano da educatori e volontari del Progetto.
Quindi forza ragazzi, come nella maratona, senza fermarsi, perché in palio c'è una cosa molto più importante di coppe e medaglie. La vostra maturità vi aspetta alla meta, ed è solo con la vostra motivazione e la vostra tenacia che riuscirete a raggiungerla, superando i difficili ostacoli che incontrerete.
Andrea Torchio
Volontario VIS in Bolivia