20 novembre 2013 - Il Natale si avvicina ed è ormai un mese e mezzo che siamo arrivati in Madagascar.
Sono stati 45 giorni intensissimi. Bisogna per prima cosa iniziare a capire dove siamo, la cultura e le tradizioni del paese (senza parlarne la lingua!), il lavoro che ci aspetta e ci viene richiesto.
Abbiamo iniziato con una serie di belle riunioni, prima con i Direttori delle Case Salesiane del Madagascar e di Mauritius e poi con il Consiglio Provinciale. Con un metodo partecipativo e con qualche “gioco”, abbiamo compreso meglio cosa i Salesiani si aspettano dal nostro ufficio, l’Ufficio Tecnico di Sviluppo, e come si immaginano che possiamo migliorare il suo lavoro.
Il frutto di questo lavoro è stata la revisione del Mandato dell’Ufficio Tecnico di Sviluppo, firmato ufficialmente dal Salesiano Provinciale il 22 Novembre. Ci aspettano compiti difficili, ma non ci spaventiamo!
Il primo è quello di conoscere in profondità il lavoro realizzato, egregiamente, dai Salesiani nelle Opere dell’Ispettoria e dunque…via verso il Nord! Per 10 giorni abbiamo compiuto la prima tappa della conoscenza dell’Isola e delle case Salesiane, prima tappa: Bemaneviky e Mahajanga.
Bemaneviky rappresenta “la Missione”. Si tratta di un Centro Salesiano nella foresta del nord del paese, una zona votata all’agricoltura dei “cash crop”, e particolarmente del cacao e del caffè. Un liceo, una scuola media, un dispensario, un vivace oratorio ed un distretto missionario in cui i Salesiani (veramente instancabili) portano il Vangelo in una mano ed un libro nell’altra. In tutti i nove villaggi più grandi del distretto infatti i Salesiani hanno costruito una “scuola di brousse” – scuola di campagna – su richiesta delle comunità locali, che ora sostengono finanziariamente le scuole stesse. Un bellissimo esempio di sviluppo, in cui facciamo da garanti all’attività educativa ma con una forte collaborazione e corresponsabilità dei villaggi e dei loro bellissimi bambini.
Mahajanga è un Centro molto complesso ed in una città che, pur attraversando un momento di depressione economica a causa della chiusura di quasi tutte le sue grandi imprese, è meta dell’immigrazione dalle campagne di tutta la zona nord-ovest dell’isola. Il Centro Professionale è molto attivo e perfettamente equipaggiato, centinaia di bambini e giovani popolano l’Oratorio e la Parrocchia Salesiana (il cui parroco gestisce due scuole elementari, una parrocchiale e l’altra salesiana) è molto viva ed attiva.
Dovunque abbiamo ricevuto un’accoglienza calorosa e molte idee di progetti, che speriamo di poter sostenere quanto prima con l’Ufficio.
Al ritorno, abbiamo iniziato a pensare e scrivere progetti con il nostro capo diretto, l’Economo Provinciale Don Carmelo, il delegato della Pastorale Giovanile Don Bruno’ (con l’accento sulla “o” perché è malgascio) ed i nostri colleghi Nivo e Jeannot. Insomma, si è entrati nel vivo!
A risentirci,
Stefano e Paola
Volontari VIS in Madagascar