4 dicembre 2013 - Una buona notizia arriva da Washington dove l'Italia, il nostro Paese, in occasione della riunione del «Fondo Globale» contro HIV, Tubercolosi e Malaria, l'Italia ha annunciato un contributo di 100 milioni di euro per i prossimi tre anni. Riportiamo un articolo di Roberto Giovannini del quotidiano La Stampa.
L’Italia dopo tre anni torna tra i paesi donatori del Fondo Globale contro Hiv, malaria e Tbc. Lo ha annunciato il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli da Washington, dove è in corso la «Replenishment Conference» del Fondo, che punta a raccogliere 15 miliardi di dollari per i prossimi tre anni. Il contributo del nostro paese, ha spiegato Pistelli, sarà di 100 milioni di euro per i prossimi tre anni. «Si tratta di un segnale forte e altamente simbolico, di profonda rottura con il passato recente - ha affermato Pistelli - apprezzato anche da Bill Gates con cui ho avuto modo di discutere a lungo, ribadendo il costante sforzo del nostro paese per contribuire alla lotta a queste terribili malattie».
Ed è positivo il commento di Bill Gates, fondatore di Microsoft e copresidente della Bill & Melinda Gates Foundation. «È davvero un’ottima notizia che l’Italia abbia rinnovato il suo supporto al Fondo Globale - afferma - impegnandosi a contribuire con 100 milioni di euro complessivi per i prossimi tre anni. L’Italia si è contraddistinta in passato quale uno dei più importanti sostenitori del Fondo Globale, e l’annuncio di oggi del Viceministro agli Affari Esteri Lapo Pistelli è un segno promettente del rinnovato impegno dell’Italia nell’ambito della cooperazione allo sviluppo. Desidero congratularmi con il governo, ma anche con i membri del Parlamento e con la società civile italiana che si sono adoperati perchè questo risultato venisse raggiunto. Ritengo che il Fondo Globale sia uno degli investimenti migliori che si possano fare per garantire una vita sana e produttiva alle popolazioni più povere e per aiutare i paesi in via di sviluppo a intervenire attivamente nella lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria».
Il Global Fund è stato fondato dopo il G8 di Genova del 2001, e l’Italia nonostante lo stop ai fondi degli ultimi tre anni rimane l’ottavo donatore al mondo. Negli ultimi anni, le scoperte scientifiche, la riduzione dei costi e un maggiore know-how hanno consentito di invertire la tendenza: a livello mondiale, il contagio da Hiv si è ridotto di un terzo ed il costo degli antiretrovirali è diminuito di oltre il 90%. Il numero delle famiglie africane che dormono con le zanzariere trattate con insetticida è aumentato dal 3 al 53%, mentre i decessi per malaria sono diminuiti di un terzo. Anche la mortalità della tubercolosi si è ridotta di più del 40%. Complessivamente, il sostegno fornito dal Fondo globale contro i cosiddetti ‘big three’ ha salvato più di nove milioni di vite.
Le tre malattie, tuttavia, continuano a imporre un tributo devastante in termini di vite umane ed economici: Unaids, il programma delle Nazioni Unite per l’Aids/Hiv informa che nel 2012 le nuove infezioni sono state 2 milioni e 300 mila, e che le morti correlate all’Aids sono state 1milione e 600 mila. Ad oggi inoltre, sono 18 milioni i sieropositivi che non hanno accesso alle cure, mentre ogni giorno 4 mila persone, la maggior parte nei paesi in via di sviluppo continuano a morire a causa della malattia.