26 luglio 2013 - Diritti umani adeguati alle aspirazioni e alle necessità dei cittadini di un paese che cerca una via di progresso oltre i buoni risultati economici e le maglie ancora strette dell’ideologia di Stato: per arrivare a questo obiettivo è stato annunciato un progetto congiunto tra Nazioni Unite e governo vietnamita finanziato per la sua durata di tre anni e mezzo con 1,2 milioni di dollari. Il primo obiettivo sarà aiutare i ministeri a comprendere i diritti umani per gli aspetti di loro competenza, valutare la situazione e registrare i progressi.
Negli ultimi anni, riforme del sistema giudiziario, revisioni della Costituzione e altri provvedimenti hanno notevolmente ampliato le aree di libertà individuali e collettive nel paese. Anche la crescente partecipazione alle strutture internazionali di tutela delle libertà civili, l’ingresso in cinque trattati fondamentali riguardo i diritti umani, la firma della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità hanno – secondo la rappresentanza nel paese del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) – contribuito notevolmente a dare un’immagine più positiva.
Il cammino verso un pieno riconoscimento delle libertà civili e dei diritti individuali, tuttavia, potrebbe essere ancora lungo. Sono infatti frequenti le denunce di abusi e prevaricazioni verso le minoranze minoranze etniche e diverse fedi. Media, organizzazioni non governative ed espressioni religiose – inclusa la Chiesa cattolica, la cui situazione resta incerta sul piano dei seminari, dei fondi e delle proprietà – sono sottoposti a procedure severe, censure e controlli da parte dello Stato, del Partito comunista e degli organi di pubblica sicurezza.
(Fonte: MISNA)