5 marzo 2013 - Il VIS-Volontariato Internazionale per lo Sviluppo ha accolto a Santa Cruz de la Sierra il rappresentante della Cooperazione Italiana in Bolivia. Lorenzo, il nostro volontario, ci racconta la visita al "Progetto Don Bosco" promosso dal VIS e dai salesiani di Don Bosco a favore dei bambini di strada.
"Il 20 febbraio il Direttore dell’Ufficio Regionale di La Paz della Cooperazione Italiana, Dott. Felice Longobardi, ha fatto visita al “Progetto Don Bosco”, promosso dal VIS e dai Salesiani di Don Bosco a favore dei bambini di strada e vittime di violenza, negligenza o abbandono familiare nella realtà di Santa Cruz de la Sierra.
La visita è stata l’occasione per far conoscere dal vivo al Rappresentante della Cooperazione italiana in Bolivia la complessità di quella parte d’infanzia che soffre situazioni di violenza intrafamiliare (o dentro le mura domestiche o in casa), abbandono e povertà, e la risposta che i Salesiani in Bolivia, con il sostegno del VIS, hanno costruito e rafforzato in questi ultimi anni.
Il Dott. Longobardi, guidato da noi volontari del VIS, accompagnato da Padre Ivan e da Olga della ONG salesiana OFPROBOL (Oficina de Proyectos para Bolivia), ha potuto visitare due centri residenziali, ovvero la Casa di Accoglienza Mano Amiga e l’Hogar Don Bosco, ed i laboratori di formazione professionale presenti all’interno di quest’ultimo.
Mano Amiga è una Casa di Accoglienza transitoria per bambini ed adolescenti tra i 5 ed i 15 anni, vittime di negligenza, abusi o maltrattamenti. L’equipe di questa struttura si occupa di accogliere questi bambini, offrire loro un percorso di recupero psicologico, educativo e, non ultimo, scolastico, nonché di realizzare un lavoro di assistenza sociale con la famiglia di origine del bambino accolto, allo scopo di valutare le possibilità per un suo reinserimento familiare. La Casa accoglie attualmente circa 50 bambini, tuttavia nel corso dell’anno può arrivare a ospitare quasi 200 bambini.
In Mano Amiga incontriamo un primo gruppo di bambini, poi di ragazzi, entrambi intenti a fare i compiti: i bambini sono immediati e spontanei e vogliono saltarti in braccio, giocare. I loro abbracci sono coinvolgenti e avvinghiano proprio tutti, anche il Dott. Longobardi!
L’Hogar Don Bosco è un centro residenziale che accoglie fino a 200 bambini e adolescenti con un’età tra i 6 ed i 17 anni che, per differenti motivi, non possono vivere nella propria famiglia. Qui, il Dott. Longobardi ha visitato i laboratori di falegnameria, cucina, giardinaggio, intaglio e saldatura, che costituiscono uno strumento importante della pedogogia salesiana affinché i ragazzi con vissuti di strada scoprano e sviluppino le proprie capacità.
Con il Dott. Longobardi abbiamo parlato del divario tra lenecessità dei bambini e ragazzi con vissuti di strada e le difficoltà che sempre più incontriamo nel reperire i fondi necessari a portare avanti le iniziative di sostegno al “Progetto Don Bosco”. Illustriamo al Dott. Longobardi l’importanza di svolgere un’azione maggiormente efficace nella prevenzione dell’abbandono e della violenza domestica in un quartiere povero della città, da dove arrivano la maggior parte di bambini e adolescenti accolti nei centri residenziali del “Progetto Don Bosco”. È quindi l’occasione per parlare della delicata situazione di transizione in cui si trova la Cooperazione allo Sviluppo del Governo Italiano, con gli esigui fondi a favore delle iniziative realizzate dalle ONG italiane all’estero, e nuovi criteri di assegnazione da stabilirsi con nuove direttive ancora a venire. Non ci resta che far nostro l’appello di Bill Gates riportato sul sito del VIS: “il prossimo governo torni a essere leader nella lotta alla povertà”.
Lorenzo Marfisi-volontario VIS in Bolivia