10 gennaio 2013 - La situazione a Goma sembra tornata tranquilla, nonostante la grande paura che tiene tutti con il fiato sospeso: nonostante i frequenti banditismi notturni e i consueti fenomeni di violenza, si respira una calma irreale e sinistra che, dicono, prelude alla tempesta. I congolesi che hanno mezzi e possibilità hanno lasciato la città.
Al centro Don Bosco Ngangi dove operiamo noi volontari VIS insieme ai Salesiani e agli operatori locali abbiamo ripreso le attività sociali ed educative, ma le conseguenze di questa assurda guerra si stanno già facendo sentire: il massiccio spostamento della popolazione ha provocato un forte aumento del numero di bambini di strada; a Gahinja, la nostra maison per bambini e ragazzi di strada , arrivano ogni giorno sempre più beneficiari.
Spesso i loro genitori si trovano nei campi profughi, perché provenienti da zone di forte insicurezza e pericolo ( dove le persone sono state costrette ad abbandonare tutto) o che, pur abitando in città, stremati dalla povertà, cercano sopravvivenza nelle razioni alimentari per gli sfollati.
Spesso sono le madri stesse a “consigliare” ai piccoli di lasciare gli orrori e le violenze dei campi profughi, sperando così che trovino salvezza nella buona sorte.
Altri ragazzi si sono persi o sono scappati dalle zone in cui i militari e i ribelli cercavano giovani da arruolare negli eserciti. Li accogliamo al don bosco , in attesa che la CICR ritrovi le loro famiglie e proponiamo loro un percorso di studio o formazione professionale che possa dar loro un’opportunità.
Per cercare di far fronte a questo pericoloso fenomeno, stiamo organizzando sensibilizzazioni per i genitori direttamente nei campi profughi e nei quartieri più poveri, su i rischi della vita di strada e le possibili alternative che si possono trovare sul territorio: stiamo contattando numerose associazioni locali, creando una rete di supporto che fornisca a queste persone la possibilità di trovare un’alternativa all’abbandono e una “cura” al loro male di vivere.
Alle mamme dei nostri bimbi, dopo attenta valutazione, verranno proposte Attività Generatrici di Reddito ( come vendita di verdure e generi di uso quotidiano) per iniziare una piccola attività che consenta loro di avere almeno il minimo indispensabile per sfamare i figli e poterli tenere in famiglia.
I rischi a cui i bambini vanno incontro sono molteplici: si sta diffondendo sempre più l’uso delle cosiddette droghe povere (colla e farmaci), oltre che , per le ragazze , violenze e gravidanze precoci.
A Gahinjia , Il Vis insieme con l’associazione locale PSAD ( che si occupa di lotta alla droga e all’abuso di sostanze), abbiamo radunato i bambini e i ragazzi ( approfittando della ripresa della scuola, coinvolgendo così anche agli esterni), per una giornata di informazione e sensibilizzazione. Sono emersi numerosi spunti di riflessione, tanto che abbiamo deciso di continuare periodicamente le seances, con lo scopo di dare ai ragazzi sempre più informazione ed educazione. Nel mese di gennaio inoltre proporremo alle parrocchie dei quartieri, scuole e luoghi di ritrovo di continuare il lavoro anche sul territorio.
Crediamo veramente che la prevenzione, nell’ottica dell’educativa salesiana, sia la più importante e valida strada verso la soluzione di un problema che sembra non avere mai fine: l’ ingiusta guerra del Congo.
Giovanna Bonvini
Volontaria VIS a Goma