22 ottobre 2012 – In occasione della presenza del VIS a Terra Madre, dal 25 al 29 di ottobre, condivideremo con voi quattro storie positive relative ai quattro progetti che presenteremo durante la manifestazione. È per raccontare storie come queste che lavoriamo ogni giorno da 26 anni, in più di 40 Paesi del mondo.
Oggi cominciamo con la storia di Fadi, raccontata da Elisa Nucci, Responsabile Paese VIS nei Territori Palestinesi.
“Fadi Batarse ha 21 anni, è nato a Gerusalemme est, in Palestina. Voleva studiare chimica ma la sua famiglia non poteva pagare l’università. Così nel 2008 viene messo in contatto con Sara Faustinelli, all’epoca volontaria VIS in loco, che gli propone di far parte di un progetto vitivinicolo appena partito presso il convento di Cremisan, tra Betlemme e Gerusalemme. Fadi accetta subito! Effettua un test scritto e passa con il massimo dei voti il colloquio orale, scalzando altri dieci candidati. Viene quindi selezionato insieme a Leith Kokaly e Firaz Saliman.
I tre ragazzi partono per l’italia nel settembre del 2008, conoscendo solo poche parole di italiano. Arrivati in Italia seguono un corso intensivo di italiano ad Orvieto e poi si spostano a San Michele all’Adige, dove iniziano a frequentare corsi di viticultura, enologia e chimica. Contemporaneamente effettuano stage presso note aziende italiane del settore. Durante i mesi estivi i ragazzi tornano in Palestina per lavorare alla vendemmia presso la cantina Salesiana di Cremisan e a settembre si iscrivono al primo anno del corso di viticultura ed enologia presso l’università di Udine.
Già dal secondo anno Fadi lavora alla sua tesi di Laurea che riguarda lo studio dei vitigni autoctoni palestinesi: la ricerca consiste nello studio morfologico e genetico delle varietà viticole palestinesi, mai studiate né registrate, nonostante abbiano un’enorme importanza biologica e storica in quanto tra le più antiche varietà comparse sulla terra.
Quest’anno Fadi si è laureato con 107/110, orgoglioso di essere stato tra i pochi del suo anno ad aver concluso gli studi in tempo. Ricorda l’Italia con affetto e nostalgia “per il verde la libertà e la mentalità aperta”.
Da due mesi Fadi e Leith sono tornati a Betlemme e adesso lavorano nella cantina di Cremisan, affiancando l’agronomo Ettore Del Lupo e l’enologo Daniele Carboni, succeduti all’agronomo Roberto Pagliarini e all’enologo Andrea Bonini, che negli ultimi quattro anni hanno lavorato nella riqualificazione tecnica e tecnologica del vino prodotto, attualmente l’unico vino palestinese. Mentre gli unici enologi palestinesi, oggi, sono Leith e Fadi.”
Ti aspettiamo da giovedì 25 ottobre allo stand del VIS numero 6J 081 dell’Oval di Torino per brindare con il vino di Cremisan a Fadi e a tante altre storie dal lieto fine… o, ancora meglio, dal lieto inizio!