XXI° Sessione di lavoro del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite. II° mandato per Navi Pillay

12 settembre 2012 - Lo scorso 10 settembre 2012, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Navi Pillay, ha pronunciato il suo discorso inaugurale in occasione dell’apertura dalla XXI° Sessione di lavoro del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite.
 

Navi Pillay, al suo secondo mandato come Alto Commissario, dopo aver ringraziato per la fiducia accordata con la riconferma della sua carica, ha espresso grande solidarietà alle vittime e alle famiglie di coloro che hanno perso la vita o sono stati feriti a seguito dei terremoti in Cina e degli attentati in tutto l'Iraq.
 

La Pillay ha ricordato gli importanti sforzi profusi negli ultimi quattro anni dal suo Ufficio nella costruzione di un solido processo di collaborazione e dio dialogo con gli Stati membri, le istituzioni nazionali per i diritti umani e le organizzazioni della società civile al fine di rafforzare i sistemi nazionali di tutela dei diritti umani favorendo la difesa dei diritti dei più vulnerabili e discriminati nella società.
 

“I diritti umani, oggi, sono sempre più rilevanti per la promozione della pace e della sicurezza nazionale e internazionale, per lo sviluppo e la sostenibilità globale” - ricorda l’Alto Commissario che continua ricordando che “E’ fondamentale continuare a sottolineare l'indivisibilità dei diritti umani, sostenendo, sul campo, gli Stati nell'attuazione degli obblighi internazionali assunti in tema di diritti umani.
… Tuttavia, numerose sfide per la promozione e la protezione dei diritti umani continuano a persistere e a destare preoccupazione: la povertà, l'impunità, i conflitti armati, i flussi di rifugiati, la discriminazione, l'intolleranza religiosa, le esecuzioni arbitrarie, e l'impatto delle crisi economiche e finanziarie diffuse.
… Sono seriamente preoccupata per il conflitto in corso in Siria, che continua ad avere conseguenze devastanti sui civili. L'uso di armi pesanti da parte del governo e il bombardamento di zone popolate hanno portato a un alto numero di vittime civili, spostamenti di massa di civili all'interno e all'esterno del paese e una crisi umanitaria devastante.”

La Pillay continua il suo discorso ricordando altre situazioni nel mondo che destano la preoccupazione dell’Alto Commissariato: le condanne al carcere duro pronunciate il 4 settembre da parte della Corte d'Appello in Bahrain contro 20 importanti attivisti per i diritti umani e figure dell'opposizione, sette dei quali si affacciano ergastolo; il conflitto ancora in atto in Colombia tra le comunità indigene in Cauca e le forze di sicurezza del Governo centrale; l’attuale situazione in Kyrgyzstan, Kazakhstan e Sud Sudan.
 

L’Alto Commissario conclude ricordando i successi degli atleti che hanno partecipato ai Giochi Olimpici e alle Paraolimpici di Londra, superando le barriere della disuguaglianza di genere, della discriminazione e della violenza, e affermando che un reale e forte processo di promozione e protezione dei diritti umani nel mondo sarà possibile e potrà consolidarsi solo se tutti i paesi membri delle Nazioni Unite si impegneranno con azioni e contributi concreti e significativi.
 

E’ possibile prendere visione della versione integrale del discorso inaugurale dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti Umani visitando il sito:
 

http://www.ohchr.org/en/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=12486&LangID=E