17 febbraio 2012 - Oggi torniamo a chiedere la liberazione di Rossella Urru, coordinatrice dei progetti nei campi dei rifugiati Saharawi del Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli - CISP, rapita nella notte tra il 22 e il 23 Ottobre 2011 insieme a Ainhoa Fernandez de Rincon ed Enric Gonyalons. Nel rilanciare l'appello per la loro liberazione il VIS si stringe al CISP e alle loro famiglie.
"Tutte le persone del CISP, in Italia e all'estero, desiderano più di ogni altra cosa che giunga il giorno della liberazione. Continuiamo a seguire strettamente le indicazioni dell'Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri, che sta seguendo il caso con assoluta determinazione e che ringraziamo. Al tempo stesso desideriamo ringraziare di cuore le tante persone, associazioni e istituzioni che non cessano di manifestare la propria solidarietà. La Sardegna, la terra di Rossella, ha animato e anima innumerevoli manifestazioni di affetto e partecipazione, che testimoniano il radicamento al suo interno dei valori della solidarietà e della fratellanza. Anche altri comuni italiani - tra i quali quelli di Milano, di Bologna e di Roma - hanno fatto giungere la loro voce, esponendo la foto di Rossella e chiedendone la liberazione.A tutti un grande grazie. Continuiamo, nell'attesa, ad essere animati dalla speranza che Rossella Ainhoa ed Enric siano presto restituiti ai loro affetti, ai loro impegni, alle loro vite." leggiamo nel sito del CISP.
Anche I familiari di Rossella hanno creato un sito per tenere alta l'attenzione sul rapimento.