Emergenza siccità - la voce dei nostri volontari in Etiopia - 11

Addis Abeba (Etiopia), 13 settembre 2011 -  Ancora un aggiornamento dai nostri volontari in Etiopia. Gloria ci racconta come le autorità locali stanno procedendo alla distribuzione del cibo.

Ieri è stato qui nel nostro ufficio Fuad, il nostro partner, e ci ha raccontato delle distribuzioni di cibo che sono state effettuate subito prima e subito dopo la fine del Ramadan. In collaborazione con ARRA, l’autorità nazionale che si occupa dei profughi, sono state preparate le liste dei beneficiari per un totale di 4.500 persone nel campo di transito, 1.000 negli altri campi e 1.500 locali. La collaborazione con ARRA e il confronto continuo con loro è indispensabile per evitare problemi: si sono infatti verificati casi in cui le distribuzioni avvenivano in maniera autonoma e senza coordinamento e questo ha creato grandi difficoltà di sicurezza perché chiunque poteva presentarsi e pretendere le razioni senza nessuna verifica del reale bisogno.
Altri hanno deciso di distribuire le razioni agli uomini della famiglia che poi avrebbero dovuto provvedere a dividerle con donne e bambini, ma ciò che è successo è stato che le razioni sono state invece rivendute all’esterno del campo.
Per queste ragioni nel scegliere i beneficiari è necessario valutare attentamente. A Fuad vengono consegnate le liste direttamente da ARRA e le persone provvedono poi a registrarsi ricevendo una card che permette loro di avere la razione. Si è deciso di distribuire principalmente alle donne per evitare i problemi descritti sopra. Inoltre nelle liste sono stati inseriti anche 1.500 persone della comunità locale di Dolo Addo perché ovviamente la situazione di siccità colpisce anche loro e non solo i profughi.
Le 8 persone dello staff locale - con 10 volontari e 10 membri del Comitato di distribuzione che è stato formato (5 rifugiati e 5 locali)- hanno lavorato notte e giorno per 3 giorni per assicurare la distribuzione ai 7mila beneficiari. Ogni razione comprende 2.5 kg di riso, 1.5 kg di zucchero, 1 kg di farina, 0,5 l di olio, 2 saponi e 150 g di latte in polvere per bambino.
Nell'incontro che è seguita con ARRA è stato fatto un bilancio molto positivo del lavoro svolto insieme chiedendoci di continuare per almeno 5/6 mesi ogni 2 settimane circa. Questo perché è stato deciso che i circa 17mila profughi che si trovano attualmente nella zona di Gode verranno spostati in questi giorni a Dolo Addo e quindi ci sarà bisogno di provvedere alla loro sopravvivenza.
I Salesiani sono pronti ad inviare un camion di biscotti multivitaminici e di Famex, il preparato super proteico per combattere la malnutrizione, che potranno essere distribuiti al più presto ai bambini più malnutriti.
Queste le ultime notizie.
Buon lavoro.
Gloria