Emergenza Siccità: la voce dei nostri volontari in Etiopia

26 luglio 2011 - La macchina della solidarietà si è avviata nelle ultime settimane per sostenere le attività di assistenza umanitaria nella Regione del Corno d’Africa e per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla gravità della situazione di siccità, carestia e crisi umanitaria in atto nella Somalia e nei Paesi confinanti.
Il VIS, tramite l’operato dei missionari salesiani, delle diocesi attive nella zona, dei gruppi locali a livello di singoli villaggi, ha una presenza di lungo corso nell’area di Jijiga (Somaly Regional State, Ethiopia).

Le attivita’ principali si concentrano nel settore idrico, con pozzi d’acqua, cisterne di raccolta, impianti di irrigazione, settore igienico-sanitario, con costruzione di latrine migliorate, corsi in igiene di base, sensibilizzazione delle comunita’ su temi sanitari,  ed educativo, con la costruzione di scuole, corsi di aggiornamento, corsi informali alternativi, sostegno a gruppi di donne.

Al momento attuale sono in corso diversi progetti del VIS nell’area, anche se da Dicembre 2010 le priorità sono purtroppo cambiate e dall’enfasi sullo sviluppo siamo stati costretti a concentrare i nostri sforzi sulla situazione di emergenza alimentare, idrica, sanitaria e sociale che si affacciava all’orizzonte. Difatti, sono stati diversi i segnali che i primi mesi del 2011 avrebbero visto un graduale aggravarsi della situazione di siccita’ che regolarmente ogni anno colpisce la regione in tale periodo, ed e’ per questo che il VIS, assieme alle autorita’ locali, ha cercato di attivarsi per tempo per contenere un eventuale disastro umanitario nelle proprie zone storiche di intervento. E’ cosi’ che a partire da gennaio 2011, il VIS ha attivato distribuzioni d’acqua tramite camion-cisterna per le comunita’ di 2 distretti nell’area di Dembel-Shinile e di Awbere: ogni giorno un camion per ogni distretto parte da Jijiga, rifornisce di acqua potabile una cisterna da 10.000 litri presso i pozzi realizzati negli anni passati dai progetti del VIS, e si reca nei diversi villaggi della zona per distribuire 2l d’acqua giornaliera ad ogni beneficiario. La distribuzione d’acqua è articolata in 2 momenti: una distribuzione la mattina, e una ulteriore distribuzione nel pomeriggio. Ogni giorno.

E’ indubbio che i problemi logistici connessi a tale attività  sono molteplici, ma è altrettanto indubbio che il valore di questa attività e’ indiscutibile: le aree raggiunte dalle nostre distribuzioni stanno soffrendo la peggior carestia degli ultimi 50 anni, non vi sono punti d’acqua accessibili. I pochi impianti disponibili sono a secco: le falde acquifere sotterranee si sono abbassate notevolmente, e gli scavi presenti non sono piu sufficienti a raggiungere l’acqua a profondità che aumentano quotidianamente, i conflitti tra le comunita’ dovuti alla scarsità d’acqua sono in aumento, le condizioni sanitarie in continuo peggioramento (si ricorda che tali comunita’ sono costituite per i tre quarti da anziani, donne e bambini, i raccolti dell’anno sono falliti, il bestiame si ammala e molti animali non hanno resistito alla siccita’. L’idea iniziale era di intervenirte con questa attivita’ di emergenza per soli 3 mesi (fino a marzo 2011), ma data la situazione in continuo peggioramento, si e’ deciso di continuare fino a giugno, ed ora si ritiene fondamentale proseguire fino a settembre. I distretti in necessità si moltiplicano, mentre interventi umanitari e fondi disponibili scarseggiano, a fronte dell’incessante aumento della popolazione in bisogno di assistenza.
 

MATTIA GRANDI, volontario VIS in Etiopia