26 Novembre 2010 - L'ispiratore e promotore del VIS, Don Angelo Viganò, la notte di Domenica 21 novembre, festa di Cristo Re, è entrato definitivamente nell'abbraccio amoroso del Padre per vivere eternamente nella gioia.
Nelle Ispettorie salesiane da lui animate, vediamo il grande amore alla Famiglia salesiana e ai suoi vari gruppi attraverso la presenza, l'animazione, la comunione.
Impegnato su vari fronti sia nella Chiesa con una intensa collaborazione ecclesiale e con coraggio editoriale negli anni del Concilio Vaticano II, sia nella Congregazione salesiana che lo vede tra i vari impegni coinvolto nello sviluppare il Progetto Africa che prende a cuore e avvia in Etiopia e in Kenia.
A Torino, consapevole dell'importanza del volontariato missionario e dell'associazionismo sociale, fonderà il VIS, il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo.
Era infatti il 3 marzo del 1986 quando nell'Istituto Internazionale Salesiano di Torino - Crocetta, un gruppo di 14 persone rappresentanti di tutta la Famiglia Salesiana, sotto la guida di Don Angelo Viganò, Ispettore di quel raggruppamento di Case salesiane che era chiamato Ispettoria Salesiana Centrale, firma l'atto costitutivo di un nuovo Organismo Non Governativo con il programma espresso nel nome: impegno per il volontariato internazionale e impegno per lo sviluppo umano, che coinvolge i laici nel servizio missionario del Volontariato di lunga durata e nell'impegno di educare alla Mondialità.
Da questa molteplice azione emerge la ricchezza e la profondità di un alto profilo spirituale e pastorale. Credeva in tutto ciò che gli veniva affidato come se fosse la cosa più importante senza risparmiarsi.
Animato da una forte spiritualità, dall'amore al Signore Gesù, a Maria Ausiliatrice, a Don Bosco, alla Congregazione e alla Chiesa, la sua attenzione era rivolta soprattutto ai giovani più poveri e alla comunità.
La sua vita è stata disponibilità incondizionata e concretezza di servizio, riuscendo sempre a coinvolgere ed entusiasmare le persone che gli erano accanto.