19 ottobre 2010 - I Paesi firmatari della Convenzione ONU sulla diversità biologica si ritrovano a Nagoya, in Giappone. Dal 18 ottobre al 29, studiosi ed esperti da tutto il mondo discuteranno dell'importanza di salvaguardare la biodiversità in tutto il pianeta. Si discuterà, tra le altre cose, di lotta alla deforestazione, all'inquinamento e allo sfruttamento eccessivo delle risorse ittiche. Sarà presente anche una delegazione della Cooperazione Italiana.
L'Italia, per sottolineare l'impegno nella protezione della biodiversità e nella tutela degli ecosistemi più a rischio, ha finanziato la partecipazione alla conferenza di un biologo marino proveniente dall'arcipelago yemenita di Socotra, il quale porterà a Nagoya la sua esperienza e i problemi relativi alla gestione delle risorse naturali nella sua isola, che possiede un ecosistema unico al mondo e che rischia giorno dopo giorno di compromettersi irrimediabilmente. L'Italia opera nell'arcipelago di Socotra, per la salvaguardia della biodiversità e l'assistenza alla popolazione, da oltre un decennio ed ha assunto un ruolo di leadership tra gli altri Paesi donatori impegnati in iniziative di sviluppo e tutela ambientale in Yemen.
Tra le priorità degli interventi della Cooperazione Italiana nel mondo in tema di tutela ambientale: la conservazione della biodiversità, la lotta ai cambiamenti climatici, alla desertificazione e alla deforestazione. Molte iniziative italiane integrano la riabilitazione degli eco-sistemi con il miglioramento delle condizioni di salute delle popolazioni locali e lo sviluppo di attività produttrici di reddito. L'Italia sostiene inoltre sul piano tecnico e finanziario gli organismi internazionali più impegnati nell'attuazione della Convezione, adottata nel 1992 e ratificata da 192 Paesi. (MAE)
Il VIS invita tutti coloro che desiderano approfondire il tema della biodiversità alla mostra "Il Senso della Biodiversità - Viaggio nella Foresta Amazzonica" che inaugurerà il prossimo 6 novembre a Roma, in concomianza con i progetti di sviluppo e valorizzazione in Ecuador e Perù.