02 settembre 2010 - Da oggi è online il nuovo volto di VISonline (visita la sezione), il Centro per lo Sviluppo Umano del VIS con alle spalle più di 10 anni di attività.
VISonline è nato dall’idea, quasi avveniristica all’epoca in cui si cominciava appena a parlare di formazione a distanza, del nostro ex vice-presidente Don Ferdinando Colombo e dell’attuale Responsabile del Centro, GianMarco Schiesaro, che, con grande lungimiranza, hanno creduto nelle potenzialità della formazione erogata attraverso le nuove tecnologie.
E’ stato infatti il primo Centro di formazione ad erogare corsi di formazione a distanza con continuità e in forma sistematica.
Negli anni VISonline si è continuamente arricchito di nuovi corsi, concentrato sui desideri dell’utenza e attento alle esigenze dell’attualità, ha migliorato la propria didattica e metodologia.
Impegnato anche sul fronte del digital divide, ha utilizzato e utilizza strumenti interamente online capaci di produrre un livello di interattività paragonabile ad un corso erogato in presenza, privilegiando quelli asincroni, quali newsgroup, forum, materiali multimediali, a quelli sincroni, chat, videochat, per dare le stesse opportunità di formazione e di studio a chiunque e in ogni posto.
Nella nuova vetrina, si potranno agevolmente trovare notizie sull’organizzazione di VISonline, sulla sua metodologia, sulla programmazione dei corsi, nonché delle nuove sezioni come il suo blog, le opinioni dei nostri studenti, notizie sulle attività seminariali passate e future e su iniziative didattiche innovative, tutto a dimostrazione che VISonline non è solo un freddo contenitore ed erogatore di corsi ma un vero e proprio centro studi che opera anche nei paesi in via di sviluppo.
Anzi, la lunga pratica di intervento nei paesi in via di sviluppo con progetti di innovazione didattica, progetti pilota nei Balcani, nella regione dei Grandi Laghi, in America Latina e in Medio Oriente, ha progressivamente aumentato la sensibilità interculturale, permettendo di sviluppare tecnologie e pratiche didattiche sostenibili, in un continuo e proficuo rimando e confronto con le pratiche didattiche utilizzate in paesi più “culturalmente tecnologici”.