21 giugno 2010 - La Campagna di mobilitazione contro l'acquisto italiano dei caccia F35-JSF chiama all'appello per una nuova pressione sul Governo italiano, il quale dopo aver chiesto ed ottenuto qualche mese fa un parere al Parlamento in poco tempo e senza praticamente dibattito, avrebbe dovuto procedere alla continuazione della produzione di 131 caccia che potrebbero impegnare il nostro paese fino al 2026, con una spesa complessiva di programma di quasi 16 miliardi di euro (circa 14 per gli acquisti).
Questa manovra sembrerebbe davvero irresponsabile in questo momento di grave crisi economica in cui non si riescono a trovare risorse per gli ammortizzatori sociali per i disoccupati e vengono tagliati i finanziamenti pubblici alla scuola, all'università e alle politiche sociali.
Si chiede così nuovamente il sostegno della società civile affinché chieda al nostro governo di non procedere alla prosecuzione del programma, ma di destinare tali fondi per altre azioni a favore della popolazione italiana, come per esempio: aprire 3000 nuovi asili nido, costruire 8 milioni di pannelli solari, dare a tutti i collaboratori a progetto la stessa indennità di disoccupazione dei lavoratori dipendenti, allargare la cassa integrazione a tutte le piccole imprese, risistemare i conti pubblici senza dover per forza tagliare la scuola, gli stipendi statali, le pensioni.
Per firmare l'appello www.disarmo.org/nof35