14 giugno 2010 - Sabato scorso si è celebrata la Giornata Internazionale contro lo sfruttamento del lavoro minorile
La giornata, traendo spunto dai Mondiali di calcio in corso in Sudafrica, quest'anno aveva come slogan "Go for the goal... end child labour!" ("Fai gol. Elimina il lavoro minorile!") e intendeva proporre un rinnovato impegno per eliminare le peggiori forme di sfruttamento economico dei minori.
Sebbene le ultime stime a livello globale riportino una lento calo del fenomeno in tutto il mondo, nell'Africa Subsahariana i dati più recenti indicano un peggioramento, con un bambino su 4 coinvolto nel lavoro minorile (la percentuale più alta al mondo), rispetto ad 1 su 8 in Asia e nella regione del Pacifico, 1 su 10 in America Latina e nei Caraibi. Il numero di bambini che unisce il lavoro alla scuola in alcune regioni è aumentato anche del 300%. Sono 150 milioni i bambini in tutto il mondo tra i 5 e i 14 anni coinvolti nel lavoro minorile.
Il fenomeno dello sfruttamento del lavoro minorile riguarda anche l'Italia dove circa mezzo milione di bambini appartenenti alle fasce più vulnerabili e soprattutto tra gli stranieri ne vengono sfruttati.
Un recente studio, dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha messo in evidenza che gli sforzi per contrastare il lavoro minorile sono insufficienti e lancia un grido di allarme per "ridare vigore" alla campagna internazionale contro questo incivile fenomeno.