26 gennaio 2010 - Adozioni internazionali. Prima bisogna far fronte all’emergenza

In Italia, così nel resto del mondo, stanno giungendo alle autorità richieste di adozione o di affido da parte di famiglie che si dicono disponibili ad accogliere nelle loro case i bambini di Haiti per fornire loro assistenza e affetto.

Ad Haiti, dove circa il 45% della popolazione è costituita da bambini e ragazzi, è assai probabile che un numero elevato di bambini sia rimasto separato dai propri genitori e familiari a causa del terremoto, lo scorsa 12 gennaio. Questi bambini più di altri sono esposti al rischio di malnutrizione, malattie, danni psicologici permanenti, sfruttamento sessuale o traffico di esseri umani.

In relazione a ciò, la Commissione per le Adozioni Internazionali ha comunicato che solo dopo il superamento dell'emergenza sarà possibile adottare i bambini haitiani rimasti orfani e che tutte le iniziative in tal senso saranno concordate con il governo di Haiti.

In questo momento infatti è prioritario fornire rapidamente aiuti di emergenza e protezione a questi bambini nei luoghi in cui essi si trovano. Una volta terminata l'emergenza, saranno le autorità di Haiti a dover dichiarare lo stato di adottabilità dei minori che accerta l'effettivo stato di abbandono del minore e l'assenza di risorse utili al bambino dentro Haiti stessa. Questo per non pregiudicare la possibilità che i bimbi si possano ricongiungere con i loro familiari: si pensi che nel 2004 il 98% dei bambini thailandesi sopravvissuti allo tsunami hanno ritrovato i loro cari.

Ad ogni modo, la Commissione assicura che fin da ora è in grado di individuare, in collaborazione con gli enti autorizzati, le coppie italiane che, ora in attesa di adozione in altri Paesi, potranno essere candidate all'eventuale adozione di minori haitiani, una volta superata la prima fase di emergenza.

Per quanto riguarda le notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di adozioni di bambini haitiani da parte di famiglie europee o amerciane, va sottolineato che si tratta pratiche avviate prima del terremoto, le nuove procedure sono invece state sospese.

Il Consiglio dei Ministri, informato dal sottosegretario Giovanardi sulle misure adottate dalla Commissione per le Adozioni internazionali da lui presieduta a favore dei bambini haitiani, ha incaricato il Sottosegretario stesso a verificare la possibilità di accelerare le procedure per l'accertamento e la dichiarazione dello stato di adottabilità. In tale occasione Giovanardi ha ricordato che l'Italia è il paese leader nel mondo per le adozioni internazionali, per la serietà e l'affidabilità delle norme e delle procedure con le quali le coppie italiane adottano, ogni anno, circa 4.000 bambini provenienti da oltre 62 paesi stranieri.

(Fonte: Commissione per le adozioni internazionali e Unicef)